Città di Castello verso le elezioni: tra liti nel centrosinistra e compattezza nel centrodestra
Tra vecchie conoscenze e volti nuovi per il dopo Bacchetta
Città di Castello si sta avvicinando al voto delle prossime amministrative in un clima di grande incertezza politica. Finisce l’era Bacchetta, il socialista che ha dominato la scena politica degli ultimi dieci anni e ora si cerca un sostituto all’altezza. La campagna elettorale è iniziata da mesi in un clima “arroventato” con il centrosinistra completamente diviso, che sta cercando affannosamente di mettere insieme una coalizione che tenga insieme Pd, Psi, Azione, Iv e altri componenti della sinistra e del civismo. Il Psi farà la sua lista e probabilmente, alla fine, nonostante voci e nervosismi, il sindaco uscente non schiererà il partito per una corsa in solitaria con la prospettiva di accordarsi al ballottaggio: un progetto pericoloso, di fronte a un centrodestra unito, e in piazza ci sono in ballo prospettive di candidature alle politiche e in consiglio regionale. Ma chi sono i papabili alla prestigiosa poltrona di sindaco? Per Pd e compagnia ci sono il vicesindaco Luca Secondi, i docenti Rosario Salvato e Marco Mazzoni, il dirigente scolastico Massimo Belardinelli e l’assessore Luciana Bassini. Sull’altro fronte Lega e soci sembrano uniti politicamente ma il nome del candidato é ancora lontano, tra l’altro sembra molto vicina anche l’intesa con Tiferno Insieme. Fratelli D’Italia schiera l’inossidabile Andrea Lignani Marchesani ma la sua connotazione marcatamente di destra viene vista da alcuni come non in grado di intercettare i voti moderati. Forza Italia mette in campo un’altra vecchia conoscenza come Cesare Sassolini. La Lega sta cercando di convincere l’ex preside Roberto Cuccolini. Alcune liste civiche, che si accoderebbero al centrodestra, propongono Carlo Reali dell’associazione culturale Il Mosaico e l’ex tecnico comunale Antonio Coletti
Commenta per primo.