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Infermiera, musicista, oggi pornostar: la storia della romagnola Harley Sixx

Una mamma che ha tolto il camice e si è data al porno amatoriale

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Un tempo era un’infermiera, poi una musicista ora un fenomeno mediatico del porno di cui stanno parlando molte testate giornalistiche nazionali: parliamo di Harley Sixx (nome d’arte), una 35enne romagnola che impazza nei social con i suoi film a luci rosse. Harley Sixx (il vero nome é Alessia) viene da Ponte Pietra, frazione di Cesena dove la trasgressione più grande, fino a ieri, era la piadina con squacquerone e salsiccia. Poi è arrivata lei, ex infermiera, ad alzare l’asticella del peccato: “E’ una scelta ponderata con attenzione per assecondare quella che considero una mia vocazione. Ci ho pensato bene prima di fare il grande passo perché queste sono strade di ‘non ritorno’. Ma io adoro il sesso in tutte le sue varianti e questo è quello che ho deciso di fare”.

Il palcoscenico, per la verità, è sempre stato il suo habitat naturale, fin da quando – a 16 anni – ha iniziato la carriera da cantante: “Feci un provino per gli Out of Black che, vent’anni fa, erano già un gruppo di tendenza. Bastò un brano per convincerli. Ero giovane e inesperta, ma mi dissero che, nel giro di venti giorni, avrei dovuto mettere su un live. E così feci…”.

I colleghi di Living Cesenatico hanno deciso di intervistarla per capire le motivazioni che portano una giovane mamma, che ha operato in una clinica fino a pochi mesi, in piena pandemia e quindi conoscendo perfettamente il dramma del Covid, a cambiare drasticamente la sua vita.

Che tipo di musica facevi?

“Ho sempre fatto rock&blues anni ’60 e ’70 e il mio idolo, da sempre, è Amy Winehouse di cui ho anche un’immagine tatuata sul braccio. A 18 anni, durante i miei tre anni in Inghilterra, l’ho pure conosciuta…”.

La musica, dunque, sembrava una cosa seria…

“Ho conosciuto un chitarrista che poi è diventato il mio più fedele collaboratore. Con lui ho fatto diversi progetti discografici, Ep e varie tournée in giro per l’Italia. Per diversi anni ho vissuto di musica ed ho sempre pensato che sarebbe stata quella la mia vera strada”.

Cosa ti ha fatto cambiare idea?

“Anche nel mondo della discografia comanda la legge del business e dunque avere talento non è sufficiente. Avrei dovuto cedere a dei compromessi, fare scelte artistiche che non mi appartenevano, in poche parole snaturare del tutto la mia vera identità musicale. E, a quel punto, nell’ingenuità dei miei 17 anni, ho preferito restare coerente con me stessa e cambiare strada”.

Ed è a quel punto che è arrivato il porno?

“Tutto è partito conoscendo un ragazzo che, in maniera assolutamente condivisa, mi ha portato a sperimentare nuove esperienze sessuali. Poi, un bel giorno, mi sono imbattuta in un’intervista a Danika e Steve Mori (due star dell’hard-system made in Italy, detentori fra l’altro di due Pornhub Awards, ndr). E’ stato un colpo di fulmine. A quel punto ho contattato Danika, siamo diventate amiche ed è stata lei, con grande disponibilità, a darmi le giuste dritte per esordire nel mondo del porno”.

Hai mai avuto dubbi?

“Sì, naturale. Mi sono fatta tante domande e, dopo averci pensato molto bene, sono arrivata a delle scelte. Purtroppo, ed è questo il messaggio che vorrei lanciare, in questi tempi di crisi, troppe persone cedono al porno solo per necessità economica. E questo è il più grande errore che tu possa fare. Ogni giorno mi contattano delle ragazze che, prese dal bisogno, mi chiedono consigli per entrare nel mondo dell’hard. Io cerco sempre di dissuaderle spiegando che certe scelte vanno fatte con lucidità e consapevolezza, non come scorciatoia per facili guadagni perché – se poi ti penti – l’immagine da pornostar non te la scrolli di dosso da un giorno all’altro”.

Quindi, quando si fa una scelta così estrema, non si può essere spinti solo dal profitto…

“Esatto e questo per tutta una serie di motivi. Ad esempio, toglietevi dalla testa l’idea che basti esibirsi davanti ad una telecamera per garantirsi dei profitti. In realtà è molto più complicato: i guadagni non sono immediati ed io stessa lavoro, a volte, anche 10 ore al giorno per avere un risultato. Non è solo il ‘girare un video’, ma in questo mondo conta anche il montaggio, l’editing, la promozione. Insomma molto di più di un semplice atto sessuale…”.     

Che tipo di porno fai?

“Per il momento prediligo il genere amatoriale che, però, non significa video di scarso livello. Anzi, il prodotto finale, tra gopro e Canon Reflex, è comunque di altissima qualità. Per il resto, il mio è un percorso che sto cercando di dosare anche in base ad una logica di marketing. Se facessi vedere tutto subito, per quale ragione il pubblico dovrebbe continuare a seguirmi? Meglio andare per step, concedendo, video dopo video, sempre qualcosa in più”.

Davanti alla telecamera sei sempre con il tuo partner?

“No, ho iniziato con lui, ma col tempo mi sono cominciate ad arrivare altre proposte da persone del settore. E le ho accettate”.

E se qualcuno non fosse del “settore”?

“Non metto regole né limiti. Se quella persona mi ispira potrei anche accettare, anche se, almeno per il momento, prediligo le collaborazioni con attori dell’ambiente. Del resto, ho bisogno di farmi conoscere e dunque se giro una scena con un attore già noto lievita, di conseguenza, anche la mia immagine. Per questo, a breve, uscirà il mio nuovo video con Max Felicitas, il ragazzino ‘nerd” de Le Iene e, tra i miei progetti più prossimi, c’è una scena con Lady Muffin e Tommy a Canaglia”.

 Esperienze con donne?

“Non sono lesbica, ma piuttosto bi-curiosa. Faccio video con donne, ma se posso scegliere, forse anche per abitudine, mi butto sempre sull’uomo”.

Prossimi filoni da sperimentare?

“Il festish e il Bdsm, ovviamente nei panni della mistress…”. In un mercato del porno così congestionato, qual è il tuo “plus”, il tuo tratto distintivo? “Premetto che io ho iniziato adesso e dunque il mio è ancora un percorso ‘work in progress’, però io sto cercando di interpretare questa mia passione abbinandola anche alla mia arte musicale. Io, ad esempio, penso di essere la prima a fare dei porno-video musicali con amplessi coordinati al ritmo di un brano. L’idea è proprio quella del video-clip musicale ma con contenuti riservati agli adulti”.

Il porno ti dà abbastanza per vivere?

“Per il momento no, ma solo perché il Covid ha colpito anche il settore delle produzioni a luci rosse e dunque molti progetti sono saltati. Ma, già dai prossimi giorni, con la zona gialla, credo di poter aumentare sensibilmente i miei lavori e dunque anche i miei guadagni”.

Famiglia, amici e conoscenti: come l’hanno presa?

“Accettando il porno sono partita da un presupposto, ovvero che, qualunque cosa tu faccia, la gente ha sempre da ridire e da sparlare. E così ho deciso di fare quello che mi andava, senza curarmi dei giudizi della gente. Parlavano prima e parleranno anche adesso, ma io almeno faccio quello che mi piace”.

E gli ex colleghi di lavoro?

“Lo sanno in tanti, ma non tutti. Tempo fa, per dirne una, mi hanno richiamato dalla struttura sanitaria dove lavoravo per chiedermi se fossi disponibile a tornare, ma ho preferito rifiutare, evitando loro un problema. So che non avrebbero mai accettato il mio nuovo lavoro”.

Gli uomini con te non si sentono un po’ in soggezione?

“Sì, me l’hanno sempre detto, ma è una paura infondata perché riesco sempre a metterli a loro agio”.

Il posto più strano dove hai fatto sesso in Romagna?

“Nel 2009, alle 4 del mattino, tra le impalcature del cantiere edile del grattacielo di Cesenatico. Lui mi baciò e io mi appesi ad una trave…”.

Redazione
© Riproduzione riservata
09/05/2021 07:29:48


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