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Perché nessuno parla più del nuovo centro commerciale a Santa Fiora di Sansepolcro?

Grande opportunità per la città o la fine del commercio tradizionale?

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Nuovo centro commerciale a Sansepolcro: alcuni mesi fa si alzarono i toni della discussione sulla realizzazione del polo commerciale che nascerà in via Senese Aretina, nella zona industriale di Santafiora, sui capannoni dismessi della vecchia concessionaria auto Boninsegni e poi del maglificio Cose di Lana. I commercianti alzarono le barricate, mentre tante altre persone si dichiararono favorevoli a questo sviluppo della città. Fermo restando che tutte le opinioni debbano essere rispettate, la cosa che sconvolge i cittadini biturgensi è il fatto che la politica ignori completamente queste problematiche, invece di dirci se a loro parere il progetto sia opportuno, oppure segni la fine del commercio in città. E’ vero che siamo in campagna elettorale, ma ciò non giustifica questo atteggiamento, anche se ovviamente una presa di posizione su questo tema porta sicuramente da una parte a perdere consensi e dall’altra a guadagnarli. È soltanto questione di percentuali, ma c’è di più: noi crediamo che di fronte a un progetto di questa portata l’intera città dovrebbe essere dettagliatamente informata su di esso, perché andrà a modificare in maniera pesante il sistema di commercio nella città, ma anche la viabilità in un luogo con un’alta concentrazione di traffico in un contesto molto frequentato. La città si trova di fronte, dopo oltre 25 anni, a un altro enorme progetto di riconversione di area industriale; ci stiamo riferendo alla ex Buitoni, nella quale è stato costruito il Centro Commerciale Valtiberino (inaugurazione nel novembre del 1994), che – come tutti sappiamo – oltre ad aver generato problemi al centro storico non è mai di fatto decollato. Anzi, si sono semmai verificate enormi problematiche, risolte in maniera parziale solo grazie all’acquisto di grandi parti di cubature da parte di un noto imprenditore privato. Ora, è vero che i problemi del commercio e dell’artigianato nel centro storico di Sansepolcro vengono da lontano e che la politica negli ultimi 10-15 anni non è stata in grado di sviluppare una progettualità organica come è avvenuto in altri Comuni; una progettualità capace di far rifiorire un comparto della nostra economia che – inutile nascondersi dietro un dito – ha subito l’avvento di internet, per cui si sono creati cambiamenti nel modo di acquistare delle persone. La politica non può continuare a nascondersi dietro un dito, pensando solo a fare la “piaciona” perché così si conquistano meglio le varie poltrone, ma deve affrontare di petto situazioni a volte non facili, scontrandosi con chi vuole fare business. Quando si prendono decisioni, è normale analizzare i “pro” e “contro” del progetto. Una domanda su tutte: molti dicono che un’operazione di questo tipo genererà "solo" occupazione. Certamente, se fosse vero bisognerebbe stendere il tappeto rosso agli ideatori, ma purtroppo temiamo seriamente che non sarà così perché ai nuovi posti di lavoro su un versante fungeranno da contrappeso le perdite registrate da altre parti. Il nuovo polo commerciale potrebbe segnare la fine per alcune attività che occupano dipendenti e allora a stabilire l’occupazione effettiva (se vi è stata) sarà il segno + o – sul saldo. Crediamo che anche la società che intende costruire questa struttura dovrebbe rendere noti i particolari del progetto, forse servirebbe a spazzare via tante polemiche e a tranquilizzare chi opera nel centro storico. 

Redazione
© Riproduzione riservata
25/03/2021 11:35:41


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