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Nel 2024 ad Arezzo spesi 515 milioni in beni durevoli (5,4%)

Con 5,93 miliardi, la Toscana è la sesta regione dello Stivale per volume di acquisti

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La Toscana si colloca al sesto posto nella graduatoria delle venti regioni italiane per volume di spesa in beni durevoli nel 2024, grazie a un totale di 5 miliardi e 927 milioni di euro. Come analizzato dall’Osservatorio annuale dei consumi di Findomestic (Gruppo BNP) in collaborazione con Prometeia, giunto alla trentunesima edizione, la crescita sul 2023 è del 4,9%, un dato superiore alla media nazionale (+4,5%) ma leggermente più contenuto del +5,1% di media del Centro Italia. “Hanno evidenziato un andamento più dinamico - spiega Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic - tutti i comparti di consumo legati alla mobilità e in particolare il mercato dell’auto usata che ha registrato una crescita della spesa delle famiglie del 10,3%, superiore a quella della macroarea di riferimento ma di poco inferiore alla media italiana. 2024 positivo anche per l’auto nuova, che ha visto crescere la domanda dei privati del 7,7% (2,5 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale) e per i motoveicoli che hanno chiuso a 9,3%, appena sotto la media del resto del resto del Paese (+10,8%). Risultano in flessione, invece, la spesa per i mobili (-0,8%) e quella per l’information technology, in fisiologica decelerazione dopo il boom del triennio 2020-2022, quando pandemia e chiusure avevano favorito gli acquisti di mobili e beni tecnologici per rendere le abitazioni più comode e più funzionali a nuovi tipi di esigenze come lo smartworking”. All’interno del comparto tecnologia, prosegue nel percorso di aggiustamento al ribasso la spesa per elettronica di consumo (-4,7%) e informatica (-6,6%), con cali più accentuati della media nazionale, mentre  hanno chiuso il 2024 elettrodomestici (2,5%) e telefonia (1,4%), in quest’ultimo comparto in controtendenza rispetto al -1% della media nazionale.

 

La spesa media per nucleo familiare dedicata ai beni durevoli in Toscana è la terza più grande nel Paese. Le famiglie toscane, nel 2024, hanno investito mediamente 3.520 euro, quasi 600 euro in più della media nazionale (+ 4,6% rispetto al 2023). Fra le province, il livello più elevato è stato raggiunto a Prato che, con 3.683 euro per famiglia, si colloca al 5° posto nella graduatoria di tutte le province italiane, seguita nella top ten nazionale anche da Firenze, Lucca, Siena e Pisa, tra il 6° e il 10° posto. Grosseto, invece, unica provincia toscana con una spesa per famiglia inferiore ai 3 mila euro (2.918) occupa la 59esima posizione nel ranking delle 107 province italiane. Prato è anche la provincia toscana in cui i consumi in durevoli sono aumentati di più rispetto al 2023: 6,3%. Seguono nell’ordine Siena (6%), Firenze (5,9%) e Arezzo (5,4%).

 

AD AREZZO LA CRESCITA PIÙ ALTA DELLA TOSCANA NEL MERCATO DELLE AUTO NUOVE. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio annuale Findomestic, il cui rapporto è giunto alla trentunesima edizione, gli abitanti di Arezzo hanno acquistato nel 2024 beni durevoli per 515 milioni di euro con una variazione del + 5,4%. La spesa media per famiglia è aumentata del 5,1%, salendo da 3.287 a 3.454 euro. Ad Arezzo il comparto delle auto nuove è particolarmente dinamico e accelera del 14,2%: si tratta del miglior incremento percentuale fra le province toscane e 12° nella graduatoria nazionale. I volumi di vendite si attestano sui 143 milioni. Poco più alto è il fatturato delle auto usate, pari a 145 milioni, ma l’espansione è più contenuta: 6,9%. Gli acquisti di motoveicoli arrivano a 14 milioni con un incremento del 7,7%. Fra i beni per la casa sono in positivo i consumi di elettrodomestici (+2,2%, 41 milioni) e di telefonia (+1,3%, 37 milioni). Calano, come in tutti le altre province, quelli di mobili (-1,2%, 110 milioni), elettronica (-4,7%, 12 milioni) e information technology (-7%, 13 milioni).

 

FIRENZE SETTIMA IN ITALIA PER SPESA IN DUREVOLI, PRIMA PER CRESCITA IN TELEFONIA. Firenze è la prima provincia della Toscana per volume complessivo della spesa in durevoli e, come l’anno scorso, si conferma al settimo posto in Italia: i consumi nel 2024 hanno raggiunto un miliardo e 696 milioni di euro (+5,9% sul ’23, la terza più ampia a livello regionale). La spesa media per famiglia di 3.662 euro (+5,6%) colloca la provincia al sesto posto in Italia. I fiorentini hanno impiegato un totale di 467 milioni di euro per acquistare auto nuove (+9,3%, quasi il doppio della media nazionale del +5,2%) e di 430 milioni per le usate (+11,4%). Accelerazione a doppia cifra anche per il settore delle due ruote (+10,3%) anche se di poco sotto la media italiana (+10,8%), con volumi per 68 milioni di euro. Nella casa, l’incremento del 3,3% negli acquisti di elettrodomestici (da 131 a 136 milioni di euro) è il più grande di tutta la regione. Firenze è prima in Italia per quanto riguarda l’aumento percentuale nella telefonia: il +2,2% porta i consumi a 125 milioni di euro. Il mercato dei mobili, seppur in lieve aumento (+0,5%) è l’unico in positivo fra le dieci province della Toscana. L’elettronica di consumo perde il 4,2% (41 milioni) e l’information technology il 5,7% (54 milioni).

 

LA SPESA MEDIA PER FAMIGLIA PIÙ BASSA DELLA TOSCANA È A GROSSETO. Sono le famiglie di Grosseto quelle che in Toscana hanno speso mediamente di meno per acquistare beni durevoli nel 2024: 2.918 euro (+3,5%), l’unica cifra fra le dieci province della regione al di sotto dei 3.000 euro. I consumi, invece, ammontano a 307 milioni di euro con una variazione del +3,8% sull’anno precedente. I grossetani, come evidenziato dall’Osservatorio Findomestic, hanno investito gran parte delle loro risorse nel comparto motori, preferendo le auto usate (92 milioni, +8,3%) rispetto alle nuove (72 milioni, +7,7%). Gli acquisti di motoveicoli sono pari a 11 milioni di euro e crescono solo dell’1,6%, il dato più contenuto della Toscana che colloca Grosseto al 102° posto nel ranking delle 107 province italiane. Sono poco dinamiche anche le evoluzioni nel segmento degli elettrodomestici (+1,9%, 23 milioni) e della telefonia (+0,8%, 24 milioni). In controtendenza i consumi negli altri reparti della casa: nei mobili si osserva una flessione più leggera (-1,3%, 68 milioni) rispetto a quelle che riguardano l’information technology (-6,9% a 9 milioni) e l’elettronica (-5% a 6 milioni).

 

LIVORNO SECONDA IN TOSCANA PER CRESCITA SPESA IN AUTO USATE. Nella provincia di Livorno i consumi complessivi in beni durevoli si attestano a 519 milioni di euro (+3,9% rispetto al 2023). Le famiglie livornesi hanno speso mediamente 3.313 euro con una crescita del 3,6%. A trainare i consumi è il mercato dell’auto nuova in crescita del 3,7% a 152 milioni secondo i dati raccolti dall’Osservatorio annuale Findomestic. Quello delle auto usate ha volumi inferiori (128 milioni), ma un’accelerazione quasi quattro volte più grande: +12,5%, secondo miglior dato in Toscana dietro a Prato e vale a Livorno il 24° posto nella graduatoria delle 107 province italiane. La variazione negli acquisti di motocicli è simile a quella delle quattro ruote nuove: +4,8% per un totale di 33 milioni di spesa. In positivo anche il comparto degli elettrodomestici dove sono stati spesi 40 milioni di euro, il 2,6% in più rispetto al ’23. Avanti piano anche la telefonia: +1,1% e 38 milioni. Calano, come nelle altre province toscane, gli acquisti di mobili (-1,5%, da 106 a 104 milioni), di information technology (-6,2%, 14 milioni) e di elettronica di consumo (-5,1%, 11 milioni).

 

BENI DUREVOLI, LUCCA OTTAVA IN ITALIA PER SPESA MEDIA PER FAMIGLIA. I 632 milioni di euro impiegati per i beni durevoli da Lucca e provincia nel 2024 sono la terza spesa totale della Toscana, un valore in aumento del 5% rispetto all’anno precedente. I 3.650 euro spesi mediamente a famiglia (+4,7%), invece, sono la terza cifra più alta della regione e l’ottava più alta in assoluto fra le 107 province italiane. Gli abitanti di Lucca hanno impiegato per le auto nuove 208 milioni di euro con un incremento percentuale dell’8,2% che risulta ben superiore alla media nazionale del 5,2%. Lo stesso vale per i motoveicoli (+11% contro il +10,8% della media nazionale), dove gli acquisti sono di 26 milioni. Il mercato delle auto usate raggiunge 155 milioni con un incremento del 9,3%. In positivo sono anche i consumi di elettrodomestici (+2% a quota 46 milioni) e di telefonia a 42 milioni (+0,9%). Ancora al ribasso gli altri segmenti della casa: i mobili scendono a 125 milioni (-0,9%), anche peggio vanno l’elettronica a 14 milioni con un -4,4% e l’information technology a 16 milioni con un -6,2%.

 

A MASSA CARRARA 290 MILIONI DI EURO SPESI IN DUREVOLI NEL 2024. Come rilevato dall’Osservatorio annuale Findomestic, in provincia di Massa Carrara ogni famiglia ha speso mediamente 3.283 euro in beni durevoli nel 2024 (il 3,6% in più rispetto all’anno precedente). I consumi complessivi invece sono passati da 279 a 290 milioni di euro (+3,9%), il volume più contenuto della Toscana. Nel settore dei motori si rilevano crescite, per auto usate e motoveicoli, inferiori alle medie regionali e nazionali: le prime salgono del 9,8% (contro il +10,4% italiano) a quota 70 milioni e le due ruote del 5,3% (contro il +10,8% dello Stivale) a quota 13 milioni. Solo il mercato delle auto usate aumenta più del dato medio italiano: +6,3%, con acquisti per 85 milioni. Per quanto riguarda l’ambiente domestico il segmento più importante a livello di consumi è quello dei mobili, in cui sono stati impiegati 62 milioni (-1,2% rispetto al 2023), che è seguito dagli elettrodomestici con 25 milioni (+1,8%) e dalla telefonia con 20 milioni (+0,3%). Le spese in elettronica di consumo e information technology ammontano entrambi (?) a 7 milioni di euro, ma le prime scendono del 5,6% e le altre del 6,7%.

 

PISA SECONDA IN REGIONE PER CRESCITA NEI CONSUMI IN DUREVOLI, BENE LE AUTO USATE. La provincia di Pisa è seconda soltanto a Firenze per volume complessivo di spesa in beni durevoli che, nel 2024, ha toccato quota 686 milioni grazie a un’accelerazione del 3,4% sul ’23. La cifra impiegata in media dai nuclei familiari pisani è passata da 3.495 a 3.603 euro crescendo del 3,1%, la variazione più piccola di tutta la Toscana. Le famiglie di Pisa hanno impiegato 229 milioni per acquistare auto nuove, il 3,5% in più rispetto all’anno precedente, l’incremento più basso fra le dieci province toscane. Più dinamiche la progressione delle auto usate (+9,1%), con acquisti pari a 173 milioni di euro, e dei motoveicoli a quota 28 milioni e +13,2%, secondo valore più alto in regione e 31° nella graduatoria provinciale italiana. Aumentano anche i consumi di elettrodomestici (48 milioni e +2,1%) e di telefonia (41 milioni e + 1,2%), mentre quelli di mobili calano dell’1,9% da 136 a 133 milioni di euro. Sono più pesanti, come in tutti gli altri territori della Toscana, le contrazioni in information technology (-7%, da 19 a 17 milioni) e in elettronica di consumo (-4,8%, 15 milioni).

 

CROLLA IL MERCATO DELL’INFORMATION TECHNOLOGY A PISTOIA: -9,2%. Pistoia ha fatto registrare la crescita più contenuta della Toscana nell’acquisto di beni durevoli come evidenziato dall’analisi dell’Osservatorio Findomestic: un +3,5%, che è la seconda percentuale più bassa dopo quella Pisa, e un totale nel 2024 che è arrivato a quota 443 milioni di euro. È molto simile la variazione nella spesa media per nucleo familiare: +3,2%, che da 3.331 arriva a 3.439 euro. I pistoiesi hanno impiegato il 6,7% di risorse in più per acquistare auto nuove (143 milioni) e l’8,1% in più per quelle usate (112 milioni di euro). Balzo a doppia cifra nel mercato delle due ruote: +11,5%, terzo miglior valore fra le province toscane, e consumi a quota 11 milioni. Nel panorama dei beni per la casa le uniche voci in positivo sono quelle degli elettrodomestici (+1,4%, il balzo più contenuto in Toscana), con 35 milioni di acquisti, e della telefonia (+1,2%) che raggiunge i 30 milioni. Crollano gli altri segmenti: l’elettronica di consumo (10 milioni) perde il 5,3%, i mobili (92 milioni) il 2,6%, che rappresenta la flessione più ampia in Toscana, e l’information technology (11 milioni) il 9,2%. Questa non è soltanto il calo più consistente a livello regionale, ma anche la terza in assoluto fra tutte le province italiane.

 

PRATO 12ª IN ITALIA PER AUMENTO DEI CONSUMI IN DUREVOLI: +6,3%. È anche grazie alla crescita più alta (6,3%) della regione (12° posto Italia) nella spesa in beni durevoli che a Prato i consumi complessivi hanno superato i 400 milioni di euro (401). In Toscana nessuna provincia fa meglio anche nella variazione della spesa media per famiglia: +6%, da 3.475 a 3.683 euro. Questo incremento percentuale vale a Prato anche il quinto posto nel ranking delle 107 province italiane. L’espansione nella mobilità è buona per le auto nuove, dove le risorse impiegate dai pratesi salgono a 139 milioni di euro grazie al +8,8%. Per le auto usate il balzo del 15,1% sull’anno precedente è il migliore in Toscana e il terzo a livello nazionale con volumi saliti da 82 a 94 milioni di euro. Bene anche il settore delle due ruote, in rialzo dell’8% con consumi che arrivano a 11 milioni. In territorio positivo anche i mercati degli elettrodomestici (+2,4%, acquisti di 31 milioni) e della telefonia (+1,3%, 24 milioni). I mobili sono in lieve calo (-0,5%, 81 milioni) ma le perdite più pesanti si registrano per information technology (12 milioni) e in elettronica di consumo (10 milioni) rispettivamente del 6,9% e 4,8%.

 

LA PROVINCIA DI SIENA AL TOP IN TOSCANA PER CRESCITA DEI MOTOVEICOLI. Il mercato dei beni durevoli a Siena ha registrato buone performance in quasi tutti i comparti, arrivando nel 2024 a un volume di spesa complessivo di 439 milioni, con un 6% in più rispetto al 2023 che vale la seconda crescita più consistente della regione. La spesa media per nucleo familiare è di 3.648 euro (+5,7%): è la quarta più alta in Toscana e la nona fra le 107 province d’Italia. Le famiglie di Siena hanno speso 118 milioni di euro in auto nuove, con un incremento percentuale dell’8,4%, e 131 milioni in auto usate in progressione dell’11,9% (terza miglior prestazione in regione). Nel comparto delle due ruote invece si osserva un pieno di acquisti: +16,8%, migliore performance in Toscana, che spinge gli acquisti a 15 milioni in totale. Sono in leggero rialzo anche i consumi di elettrodomestici (33 milioni, +2,8%), e di telefonia (32 milioni, +1,7%). Quelli di mobili restano sostanzialmente fermi a -0,5% e 87 milioni di euro. Elettronica e information technology sono in controtendenza: la prima cala del 4,8% con una spesa di 10 milioni di euro e la seconda del 7,1% (solo Pistoia fa peggio) con acquisti pari a 13 milioni.

Redazione
© Riproduzione riservata
20/05/2025 10:00:29


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