Il commissario Arcuri: “La campagna vaccinale rallenta per la mancanza materia prima"
"Dosi ridotte di un terzo al giorno”
«Abbiamo condiviso con le regioni i criteri che siamo stati costretti a mettere in campo per porre riparo sui ritardi nell'arrivo delle dosi. La nostra campagna rallenta per mancanza della materia prima: se ci sono meno vaccini nel momento in cui inizia la necessità di somministrare la seconda dose, gran parte di essa serve per la seconda dose e ne restano di meno per vaccinate categorie di persone destinate alla prima sessione di somministrazione». Lo ha detto il commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, nel corso del punto stampa settimanale sulle attività di contenimento e contrasto all'epidemia, definendo "unilaterale" la decisione della Pfizer di ridurre il numero delle dosi consegnate: decisione che «ci è stata comunicata con un preavviso davvero ridotto».
«Costretti a ridurre le vaccinazioni di un terzo»
«Dobbiamo aspettare che i vaccini e i vaccinati siano sempre di più. C'è bisogno dei vaccini e accadrà compatibilmente con le dosi a disposizione. La campagna di vaccinazione è partita a pieno ritmo e proseguita fino alla scorsa settimana con risultati confortanti». Lo ha detto il Commissario straordinario all'emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, durante il punto stampa settimanale. «Abbiamo utilizzato sapientemente la gran parte delle dosi consegnate - ha aggiunto - e 18.871 italiani hanno già fatto la seconda dose. Purtroppo i ritardi nelle consegne da parte di uno dei due fornitori di vaccini ci ha rallentato. Fino a sabato abbiamo vaccinato in media di 80mila persone al giorno, con una punta di 92mila, da sabato sono più di un terzo, nella media 28 mila».
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