Trump concede la grazia anche all’italiano Tommaso Buti
L’imprenditore fiorentino era sotto inchiesta in Usa per bancarotta fraudolenta
Tra le persone cui il presidente uscente degli Usa Donald Trump ha concesso la piena grazia c'è anche un cittadino italiano: l'imprenditore fiorentino – ma anche noto playboy – Tommaso Buti. Il suo nome compare nell'elenco diffuso dalla Casa Bianca, dove si sottolinea che Buti «non è stato condannato negli Stati Uniti». Tramite la sua legale Valeria Calafiore Healy, l'uomo d'affari ha ringraziato Trump. Su di lui è stata aperta negli Usa un’inchiesta per la presunta frode in merito alla bancarotta della catena di ristoranti «Fashion Cafe», ma finora non si è giunti ad alcuna condanna. «Il provvedimento del presidente americano - sottolinea il suo avvocato in una nota - riguarda ipotizzati reati contro il patrimonio occorsi più di 20 anni fa e per i quali l'imprenditore italiano fu già processato in Italia e alla fine prosciolto dalla Corte di Appello nel 2007. La grazia che gli è stata concessa lo libera dall'ingiustizia che avrebbe continuato a patire se fosse stato costretto a subire un processo una seconda volta sugli stessi fatti per cui era già stato giudicato». O guai con la giustizia italiana per Buti, 54 anni, non mancano comunque. A maggio il tribunale di Firenze lo ha condannato a cinque anni e dieci mesi per bancarotta fraudolenta della società Sfere, impresa collegata all’azienda di orologeria che portava il suo stesso nome. A luglio è arrivata un’altra condanna: quattro anni e sei mesi per il fallimento di Nove, un locale di Firenze, noto per il suo lusso.
Commenta per primo.