Addio a Emanuele Macaluso, comunista libertario e anticonformista
Aveva 96 anni: ultimo dirigente nella segreteria del Pci a fianco di Togliatti, Amendola e Ingrao
Era l’ultimo comunista che aveva lavorato nella segreteria del Pci a fianco di Palmiro Togliatti, Giorgio Amendola e Pietro Ingrao. Era una delle ultime memorie viventi degli anni ruggenti del più grande partito comunista d’Occidente. Era diventato negli ultimi anni uno dei commentatori più liberi e disincantati della politica odierna. Emanuele Macaluso era tante cose ma la sua identità più peculiare era quella di essere un comunista libertario e anticonformista in un ambiente, quello comunista, dove prima dei pensieri personali c’era la “linea” del partito. Un’attitudine libertaria che gli proveniva da una vita spericolata. Da ragazzo finì in carcere per amore; quando l’Italia era guidata dal Duce volle prendere la prima tessera comunista a 17 anni; i mafiosi gli tirarono addosso una bomba durante un comizio nella sua Sicilia. Da anni trascorreva un lucidissimo crepuscolo nelle due stanze della sua casa romana nel popolare quartiere di Testaccio, dove i libri di una vita, accatastati nel disordine di chi li aveva effettivamente letti, si mischiavano con i giornali passati al setaccio dalle 6,30 del mattino. Raccontò di recente in una bella intervista a “La Stampa”: «Vivevamo a Caltanissetta, ero figlio di un manovale delle Ferrovie e avevo pregato quasi in ginocchio mio padre di mandarmi al ginnasio, ma lui mi disse: “Siete tre figli maschi, guadagno 500 lire al mese, non me lo posso permettere”. E così mi iscrissi all’istituto minerario, lo stesso dei miei fratelli, per poter ereditare i loro libri. A 16 anni mi ammalai di tubercolosi, sputavo sangue e vedendo che quasi tutti uscivano morti dal sanatorio, sognavo di poter vivere sino a 30 anni! Nessuno osava avvicinarsi al tubercolosario, ma un giorno venne un mio amico e mi disse: “Emanuele, io devo andare militare e poiché conosco i tuoi sentimenti ti dico che se vuoi continuare la battaglia contro il fascismo, l’unica organizzazione è quella comunista».
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