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Kabul, commando di terroristi uccide due giudici donna della Corte suprema

Sospetti sull’Isis. Ennesima esecuzione mentre prosegue il ritiro americano

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Un commando di terroristi ha ucciso a colpi di armi automatiche due giudici donna della Corte suprema. Erano dirette verso i loro uffici quando sono state prese di mira dagli uomini armati, almeno due. Nessun gruppo ha ancora rivendicato l’attacco. I sospetti si concentrano sull’Isis, anche se non è esclusa un’azione di altri gruppi jihadisti, come il Network Haqqani o frange dei Taleban che vogliono la guerra totale contro il governo di Kabul, anche in vista del ritiro delle truppe americane previsto per inizio maggio. 

Messaggio jihadista
Le due giudici erano a bordo di un’auto che le portava al posto di lavoro, ha spiegato un portavoce della Corte Suprema, Ahmad Fahim Qaweem. Anche il loro autista è rimasto ferito. Taleban e altri gruppi jihadisti predica una visione conservatrice della società, dove non c’è posto per donne al di fuori delle mura domestiche. Sono contrari anche all’istruzione delle ragazze, se non in scuole separate dai maschi. Nei vent’anni seguiti alla caduta del regime del mullah Omar (1996-2001) c’è stata invece una grande apertura, soprattutto nella capitale. Moltissime ragazze studiano, lavorano, poche portano ancora il burqa, il velo integrale. 

Conquiste sociali appese a un filo
Le conquiste di questi due decenni sono però appese a un filo. L’accordo di Doha, firmato lo scorso febbraio fra rappresentanti americani e talebani, prevede la fine delle missioni militari occidentali in cambio di una condivisione pacifica del potere fra studenti barbuti e l’attuale governo del presidente Ashraf Ghani. Ma gli attacchi dei jihadisti contro le forze di sicurezza governative non si sono mai fermati. Circa il 40 per cento del territorio è sotto controllo totale o parziale degli insorti. Il governo ha salda la presa nelle città principali e nei dintorni, anche se infiltrati talebani sono già presenti alla periferia di Kabul, minacciano uomini che non si fanno crescere la barba e vestono all’occidentale, e le ragazze senza velo. 

Il dilemma di Biden

Resta da vedere se le forze del presidente Ghani saranno in grado di far rispettare i patti, una volta che le truppe occidentali si saranno ritirati. Ieri il Pentagono ha annunciato che il numero di soldati statunitensi è sceso a 2500, il livello più basso da vent’anni. Il presidente uscente Donald Trump aveva promesso un ritiro totale nella campagna elettorale del 2016 e aveva mantenuto in parte la promessa. Il presidente eletto Joe Biden dovrà adesso valutare se ci sono ancora le condizioni per un disimpegno. I continui attacchi terroristici non aiutano. 

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
17/01/2021 13:13:18


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