Coronavirus in Italia, il bollettino del 24 ottobre: 19644 nuovi contagi e 151 decessi
Il totale delle vittime sale a 37210
E' stabile l'aumento dei contagi da Covid in Italia: secondo il bollettino del ministero della Salute sono 19.644 i nuovi casi individuati nelle ultime 24 ore, per un totale dall'inizio dell'emergenza che ha superato i 500mila contagiati (504.509). I tamponi effettuati sono 177.669, circa 4.300 meno di ieri. In aumento invece l'incremento delle vittime, 151 in un giorno (ieri erano 91) che portano il totale a 37.210.
L’epidemiologo Greco: «Chiudere i locali prima non riduce il contagio»
«E' difficile pensare che la variazione di orario per bar e ristoranti possa avere un effetto in grado di mitigare il rischio di contagio». Ne è convinto l'epidemiologo Donato Greco, ex direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute, oltre che capo per 30 anni del Laboratorio di Epidemiologia dell'Istituto superiore di sanità, e oggi consulente Oms. «Vi sono dati che indicano orari di accesso più a rischio di trasmissione?», chiede Greco, secondo il quale misure che puntano a «ridurre la densità di individui in specifici luoghi testimoniano l'incapacità di mantenere attivo il distanziamento sociale tra le persone. Conviene invece investire nell'applicazione normale di questa misura efficace».
L'esperto si dice anche contrario alla «chiusura delle scuole, tantomeno a chiuderne alcuni settori» perché «l'apertura delle scuole non ha portato un rimbalzo della curva epidemica: i milioni di contatti nelle scuole hanno provocato un numero di contatti positivi inferiore a quello degli ambiti familiari o altri ambienti collettivi». Così anche «fabbriche e luoghi di lavoro» che - sostiene - «non hanno contribuito significativamente all'attuale endemia, quindi non ha senso restringerne le attività». «La stragrande maggioranza dei nuovi positivi - afferma Greco - ha origine in famiglia: conviene quindi insistere in attività di comunicazione e formazione sui rischi intra-familiari, in particolare sulla responsabilità di individui con sintomi potenzialmente indicativi di un infezione da Covid e sulla adeguata assistenza domiciliare, l'isolamento, la vaccinazione antinfluenzale e il pronto intervento di contact tracing», conclude.
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