Rubrica Lettere alla Redazione
Riflessioni sulla Scuola
La gestione dell'emergenza Covid é paradossale
Premetto che questo pensiero nasce da una visione completamente apolitica, quindi distante da appartenenze e trascorsi.
L’emergenza Covid e la sua gestione ad ogni livello è davvero paradossale sia a livello sociale che a livello politico. Nell’ultimo DPCM in maniera chiara (a parte l’episodio che nel DPCM stesso non viene inserita la parola Sindaco verbalmente annunciata da Conte) viene rimandata la responsabilità delle restrizioni ai singoli territori e questo anche in ambito scolastico. Le scuole primarie sono di competenza Comunale e le secondarie sono sotto la Provincia. Le decisioni di fatto sembrano in mano agli Istituti Scolastici per quanto riguarda le decisioni attinenti la Didattica a Distanza, all’alternanza della frequenza, Istituti abbandonati a se stessi senza le competenze e i mezzi (vedi termometri poco funzionanti) necessarie per gestire situazioni che probabilmente nessun essere vivente conosce fino in fondo. Sono serviti circa 10 giorni per far capire ai vari livelli che se in un Pulman con 20 ragazzi frequentanti 10 Istituti diversi tra Sansepolcro e Città di Castello c’è un positivo, il problema potrebbe riguardare almeno i numeri sopra riportati. Sono in discussione addirittura i titoli con i quali gli studenti che hanno obblighi tirocinanti dovrebbero diplomarsi. Di oggi la notizia che a causa dei ritardi sulle comunicazione di Quarantena Obbligatoria, alcuni soggetti dovrebbero scontare 1/2 giorni di Isolamento che sarebbero i restanti dei complessivi 10. Siamo alla follia, stiamo giocando probabilmente con la vita di minorenni che alla fine subiscono solo le decisioni di chi li dovrebbe tutelare ad ogni livello. Le famiglie, gli Istituti, il Corpo Docente assieme al Personale Scolastico, gli alunni ma forse anche le stesse Autorità Territoriali che faticano a capire la spartizione delle competenze soprattutto in materia di controllo, sono tutti assieme parte lesa di un Sistema troppo approssimativo. A livello genitoriale tutto questo porta a dire “che se siamo in grado di tenere le scuole aperte allora lo possiamo anche fare, altrimenti forse sarebbe meglio chiuderle”. Non spetta a me stabilire i costi di una gestione competente del sistema scolastico (obbligatorio fino ai 16 anni) a scapito della chiusura dei plessi, credo però che spetti anche a me tutelare chi mi sta vicino oltre che ad una intera generazione.
Cheli Nico
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