Politica in Valtiberina: iniziano i "mesi dei miracoli"
Città di Castello, Sansepolcro e Anghiari tra pochi mesi tornano alle urne
Meno di un anno alle elezioni amministrative per tre fra i principali Comuni dell’Alta Valle del Tevere tosco-umbra nei quali è iniziata la parte finale della legislatura. Nella primavera del 2021 (se non sarà a maggio, si voterà in giugno), i residenti di Città di Castello, Sansepolcro e Anghiari torneranno alle urne per eleggere sindaco e consiglio comunale. Inizia insomma l’anno d’oro, soprattutto per quei Comuni nei quali il sindaco e la giunta hanno la possibilità di fare il bis, perché sarà costernato da fatti e non più da sole promesse. Gli ultimi mesi sono quelli in cui magicamente i soldi ci sono, i lavori si fanno e anche la burocrazia è più snella, insomma è il classico “Anno deiMiracoli”. Pensiamo poi a cosa potrebbe avvenire al Comune di Sansepolcro, fra le risorse rastrellate dal recupero dell’evasione, quelle che arriveranno con l’Imu, la rinegoziazione dei mutui, i 240mila euro del Decreto Rilancio e mettiamoci anche quelli risparmiati a causa del mancato svolgimento degli eventi; insomma, le casse di Palazzo delle Laudi dovrebbero essere tutt’altro che in riserva e quindi in grado di soddisfare specifiche richieste che a livello elettorale possono produrre il loro ritorno. È vero da una parte che il cittadino ha la memoria corta, ma è anche vero che oramai il cittadino è anche più scafato e intuisce benissimo da cosa dipenda l’attivismo che si scatena in dirittura di arrivo: attenzione, quindi, perché tutto ciò potrebbe avere un effetto boomerang e non sarebbe nemmeno la prima volta, dal momento che adesso c’è chi ha “allungato” la memoria, grazie anche a come oggi funziona la comunicazione. Ciò premesso, la campagna elettorale era già cominciata nei primi mesi del 2020, poi l’emergenza Covid-19 ha interrotto tutto, costringendo al posticipo sia l’importante appuntamento con le consultazioni regionali, sia le comunali ad Arezzo, il cui esito riveste la sua importanza per la gestione di tanti equilibri, in particolare per quanto riguarda le società partecipate delle quali fanno parte tutti i Comuni della provincia. Regionali e comunali ad Arezzo dovrebbero a questo punto svolgersi il 27 settembre ed è normale che anche in Valtiberina si stia con le classiche orecchie aperte per capire cosa potrà succedere. In Toscana, continuerà a governare il centrosinistra oppure vi sarà lo storico ribaltone? E ad Arezzo, l’attuale sindaco Alessandro Ghinelli sarà confermato oppure tornerà ad amministrare il centrosinistra? Entrambe le situazioni appaiono molto incerte e tutto può succedere, come avvenuto nel 2015 ad Arezzo.
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