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Politica sotto l'ombrellone: intervista a Riccardo Marzi, assessore del Comune di Sansepolcro

"Io candidato sindaco? E' una chiacchiera tipicamente agostana"

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E’ un altro esponente che, con la vicinanza alle elezioni, viene quasi sempre indicato come possibile candidato sindaco. Riccardo Marzi, 42 anni e dall’età di 19 sempre nell’agone, ha ricoperto le cariche di presidente della Comunità Montana Valtiberina Toscana, poi di consigliere comunale sui banchi della maggioranza e, dopo il quinquennio Frullani, è tornato sulla scena nel ruolo di assessore a lavori pubblici, sicurezza e polizia municipale nella giunta guidata dal sindaco Mauro Cornioli.

Marzi, questo accordo di Bruxelles che porta 209 miliardi di euro all’Italia è una vittoria per Conte, oppure una “grande fregatura”, come dice Matteo Salvini?

“Sono sincero: nell’Europa solidale credo poco. Finora, per l’Italia è stato solo lacrime e sangue, ma credo che talvolta occorra fare di necessità virtù e se vi sono stanziamenti per infrastrutture e aziende, ben vengano. Ma i dubbi rimangono: d’altronde, ci hanno sempre trattato a pesci in faccia, come il “sud” dell’Europa”.

Adesso è battaglia per gli scostamenti di bilancio e a darla sono ancora Matteo Salvini e Giorgia Meloni: che per caso i 209 miliardi, politicamente parlando, per loro sono stati un brutto colpo?

“Per come la penso io, il centrodestra dovrebbe avere più senso di maturità in questo momento. E dovrebbe avere anche un maggiore senso anche di nazionalismo, prendendo come tali le notizie positive. Non a caso, Berlusconi – che non è certo un fan di Conte – l’ha presa in modo positivo; d’altronde, è una persona intelligente e a me i giudizi precostituiti non sono mai piaciuti. Sono arrivati o arriveranno i soldi? Bene, cerchiamo di impiegarli in modo razionale e vigiliamo su come verranno spesi”.

Il 20 e 21 settembre si vota per le regionali e per le comunali ad Arezzo. Pronostici incerti su entrambi i fronti?

“Dico di sì, soprattutto alle regionali, perché in mezzo alla gente c’è tantissima voglia di cambiamento e anche il centrosinistra si è accorto di doversi “spogliare” di un modo di fare politica che è servito per governare 50 anni, ma che ora non serve più. I territori di confine, come il nostro, hanno sofferto l’emarginazione rispetto ai centri decisionali di Firenze e questo – se l’elettorato lo tiene in considerazione – non dovrebbe portare fortuna al centrosinistra. Pensiamo soltanto a quello che ci è stato riservato per la sanità e per i servizi. Dall’altra parte, però, il centrodestra deve lavorare più con i contenuti che con gli slogan. Ad Arezzo, il voto è importante per gli equilibri della provincia, ma lo vedo anche strano. Non so francamente come potrà andare a finire”.

L’esperienza degli ultimi quattro anni vissuti da assessore a Sansepolcro e soprattutto: vi sono sempre i presupposti per tentare un eventuale mandato bis di Mauro Cornioli con la squadra che lo supporta dal 2016?

“Francamente non lo so. Finora non è stato affrontato l’argomento, anche perchè il sindaco ha dato appuntamento a dopo le elezioni regionali: in quel frangente si parlerà, analizzeremo ciò che è stato fatto e ciò che rimane da fare. L’importante è che sia un confronto franco e leale. Se un progetto ci deve essere, occorre slegarlo dalla politica. Connotazione civica, oppure partitica: tenere i piedi su due staffe non è più possibile”.

Circola voce - ma c’è anche chi lo ha scritto – che Lei, Marzi, potrebbe essere indicato come candidato sindaco di un centrodestra unito e determinato nel riprendersi Palazzo delle Laudi. Quanto c’è di vero?

“A oggi, è una chiacchiera tipicamente “agostana”, anche se siamo ancora in luglio: da una parte, queste voci mi lusingano (e ringrazio chi mi avrebbe proposto), ma dall’altra dico che al momento non vi sono i presupposti tali perché ciò possa avvenire. Inoltre, adesso ho altro da fare”.

Quali obiettivi deve realizzare per Sansepolcro prima di concludere questo mandato?

“Uno di quelli ai quali tengo di più è la totale ristrutturazione della scuola media Buonarroti. Un intervento complesso, che però è andato a compimento. Sarebbe un grosso motivo di soddisfazione, per me, essere ricordato come l’assessore che ha investito di più nell’edilizia scolastica. Abbiamo speso qualcosa come 4 milioni e mezzo di euro con i quali abbiamo anche messo in sicurezza tutti i plessi”.               

Redazione
© Riproduzione riservata
24/07/2020 08:47:03


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