La comunità Senegalese dona un contributo alla Misericordia di Sestino

"Vogliamo anche noi dichiararvi la nostra solidarietà"
“E’ stata una bella sorpresa - ha dichiarato il presidente della Confraternita di Misericordia di Sestino, Luciano Crescentini - quando ho aperto la porta della sede e ho visto un amico senegalese che mi ha allungato una busta dicendomi che era un contributo per il lavoro che facevamo in questi giorni drammatici per l’Italia, aggredita dal Coronavirus. Vogliamo anche noi dichiararvi la nostra solidarietà. Difendete tutti, anche noi, con la vostra quotidiana attività. Un gesto davvero significativo – continua il presidente Crescentini – di grande sensibilità umana e sociale, perché dimostra anche la ormai affinità con la comunità locale. A nome della Confraternita, salutiamo e ringraziamo con questo comunicato tutti coloro che hanno partecipato, raccogliendo la cifra di 450 euro. I sestinati residenti di origine senegalese non sono molti ma rappresentano un numero significativo per il mantenimento, ad esempio, dell’Istituto comprensivo a Sestino e per assicurare una manodopera indispensabile alle ditte locali”. Dal Senegal a Sestino: una immigrazione che inizia nei primi anni ’90 del secolo scorso, quando si instaurano nel territorio le prime importanti industrie, soprattutto nella lavorazione del PVC e del mobile; mancava la manodopera locale, perché in gran parte emigrata verso il nord dell’Italia o all’estero. “Sono ampiamente integrati e indispensabili per una situazione che vogliamo sperare - conclude il presidente Crescentini – possa superare presto l’attuale crisi. Noi attualmente siamo impegnati non solo a Sestino, che fino ad ora sembra vivere una particolare situazione di non contaminazione, ma soprattutto nella zona di Badia Tedalda e di Ponte Presale, dove l’epidemia si sta facendo drammatica”.
(Giancarlo Renzi)
Commenta per primo.