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Il caso Lambert scuote la Francia, l’ospedale ha deciso: “Staccare la spina”

L’uomo di 42 anni è tetraplegico dal 2008: solo i genitori, cattolici, dicono di no

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Così come era previsto, oggi, dopo anni di battaglie legali, nell’ospedale Sébastopol di Reims sono state avviate le procedure per lo stop delle cure a Vincent Lambert, così da accompagnare verso la morte questo tetraplegico di 42 anni, già infermiere psichiatrico, coinvolto in un incidente automobilistico nel settembre 2008 e da allora incosciente e mantenuto artificialmente in vita. Ieri, sotto una pioggia battente, i due anziani genitori (Vivienne 73 anni, Pierre 90), ferventi cattolici, che fino all’ultimo hanno tentato di opporsi con ricorsi, hanno protestato davanti all’ospedale contro la decisione presa da Vincent Sanchez, il medico che si occupa di loro figlio. «Lo stanno uccidendo: si tratta di un’eutanasia camuffata», ha detto la madre, che oggi ha ribadito «Lo stanno uccidendo senza averci detto nulla, sono dei mostri», facendo sapere che ha ricevuto la notizia via mail . Per lei invece il figlio ha reazioni incoraggianti, «gira la testa, ho così tanti video, ma nessuno vuole vederli». Favorevole all’interruzione dell’alimentazione artificiale sono invece Rachel, la moglie del tetraplegico, altri sei fra i fratelli e le sorelle, oltre a un nipote, François. I medici di Reims considerano Vincent in uno «stato vegetativo irreversibile» e già dal 2013 parlano di un’«ostinazione irragionevole»: questa giustifica, secondo la legge francese, che si possa staccare la spina. All’ospedale Sébastopol ci hanno già provato a varie riprese. I genitori di Vincent hanno presentato vari ricorsi. Ma in ultima istanza, anche alla Corte europea dei diritti dell’uomo, sono stati tutti rigettati, per ultima dalla Corte costituzionale francese in aprile.

L’appello a Macron 
Sabato gli avvocati di Viviane e Pierre Lambert hanno perfino lanciato un appello a Emmanuel Macron, perché intervenga a bloccare il processo che sarà innescato oggi. Intanto, la vicenda sta diventando politica. François-Henry Bellamy, capolista alle prossime europee per i Repubblicani, il partito di destra, ha detto di non capire «perché ci si voglia precipitare così». Invece, Nathalie Loiseau, capolista per la République en marche!, la formazione macronista, ha sottolineato che «il Presidente non può andare contro decisioni prese dalla giustizia».

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
20/05/2019 14:24:25


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