La tifernate Anna Ascani difende il Pd e Matteo Renzi
"Matteo non può cambiare carattere, di certo non è uno che passa inosservato"
Anna Ascani, 30enne tifernate e grande sostenitrice di Matteo Renzi, rilascia un alunga intervista a Io Donna, facendo il punto sul Prtito Democratico.
No, non ho capito: cosa sarei io?
Una sacerdotessa renziana.
Ah ah ah!
L’ho letto sul web.
Guardi: sacerdotessa direi proprio di no…
Renziana, però, sì.
E certo! E sa perché? Perché il renzismo non è superato. Anzi, le dico di più: in gran parte dev’essere ancora realizzato.
Per alcuni commentatori, Matteo dovrebbe sparire. Io, invece, continuo a pensare a lui come un leader indispensabile per questo Paese.
In realtà, alcuni commentatori dicono: Renzi è diventato antipatico agli elettori del centrosinistra, e la sua sola presenza fa perdere voti al Pd.
Senta: Matteo non può cambiare carattere, di certo non è uno che passa inosservato. Premesso questo, ricordo che s’è dimesso da segretario: cos’altro avrebbe dovuto fare? Dimettersi da Matteo Renzi?
Resta ingombrante, certi suoi atteggiamenti – tra supponenza e superficialità – paiono ormai incomprensibili, nonostante…
Nonostante?
Abbia portato il partito a un tragico 18 per cento.
Con lui, in privato, ho avuto discussioni anche accese… Poi, sa, per una come me che viene dalla rossa Umbria, prevale la disciplina di partito.
È sempre per disciplina che voi renziani accettate qualsiasi decisione, di solito non vincente, venga presa dalla Boschi, da Lotti e dal cosiddetto “Giglio Magico”?
L’ho detto anche a lui, a Matteo. È stato un errore grande non aver creato una cabina di regia stabile, un luogo dove potersi confrontare e prendere decisioni tutti insieme. Ci avrebbe aiutato molto…
Faccio due cognomi: Gentiloni e Calenda. Lei che dice?
Dico che non è colpa di Matteo se non è ancora emerso un altro grande leader in grado di guidare il Pd.
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