La Polizia di Arezzo arresta un 50enne per tentate lesioni e tentata rapina aggravata

L'uomo é stato trasferito nella Casa Circondariale di Siena in attesa dell’udienza di convalida
La Polizia di Stato di Arezzo, nel corso della giornata di ieri, ha proceduto all’arresto di un soggetto italiano di 50 anni gravemente indiziato del reato di tentate lesioni e tentata rapina aggravata.
In particolare, verso le ore 8.30 del mattino, giungeva su linea d’emergenza 112 la segnalazione di una tentata rapina perpetrata presso un istituto di credito del centro cittadino. Nella circostanza, veniva segnalato un soggetto che, a volto scoperto, dopo essersi introdotto all’interno del predetto istituto bancario, brandeggiando un coltello, intimava la consegna di denaro contante al dipendente addetto alle casse. Dopo una colluttazione, il dipendente riusciva a mettere in fuga l’uomo. Sul luogo venivano inviate nell’immediatezza le Volanti della Polizia di Stato, unitamente a personale della Squadra Mobile della Questura di Arezzo che procedeva all’acquisizione dei primi elementi utili ai fini delle indagini. Nel mentre, perveniva su linea d’emergenza 112 alle ore 09:05 circa, un’ulteriore segnalazione di un’altra tentata rapina effettuata presso un altro istituto di credito della città, con modalità pressoché analoghe a quelle descritte nel corso del precedente intervento.
Durante le prime attività investigative effettuate dal personale della Squadra Mobile si procedeva all’analisi delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza dei predetti istituti di credito. Dalla visione delle immagini si accertava che l’autore di entrambi i tentativi di rapina era un uomo di circa 50 anni, calvo, con barba bianca, vestito completamente di nero, indossante un paio di occhiali da vista ed una borsa a tracolla. In entrambi i casi, l’uomo dopo essersi introdotto all’interno degli istituti di credito intimava al personale presente la consegna del denaro custodito all’interno delle casse, minacciando i presenti con un coltello da cucina.
Nel primo caso l’impiegato della banca, dopo aver assecondato inizialmente le richieste dell’uomo, che lo minacciava con un coltello, in un momento di distrazione, tentava di disarmare il soggetto, dando così origine ad una colluttazione durante la quale l’uomo tentava di colpire l’impiegato con diversi fendenti al volto. A seguito di ciò, il reo si allontanava dall’istituto di credito facendo perdere le proprie tracce, senza riuscire così a portare a termine la rapina. Da lì si recava, quindi, verso il secondo istituto di credito dove, con modalità analoghe, tentava di commettere una seconda rapina. Anche in questo caso, l’uomo, dopo aver fatto ingresso all’interno della banca si dirigeva verso le casse intimando ad una dipendente la consegna di denaro contante dietro la minaccia di un’arma da taglio occultata sotto la giacca. La dipendente, colta dal panico, attirava l’attenzione di altro personale dell’istituto di credito, che prontamente si avvicinava alla postazione mettendo così in fuga il reo.
Contestualmente, personale della Squadra Mobile, procedeva con massima tempestività all’acquisizione e alla visione delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza dell’istituto di credito in questione. Dall’analisi delle immagini emergeva in maniera chiara ed inequivocabile che il soggetto autore dei due tentativi di rapina era il medesimo. A questo punto il personale dell’ufficio investigativo, dalle immagini in questione estrapolava un frame di buona qualità e procedeva a più approfonditi accertamenti attraverso le banche dati ed i sistemi informativi in uso alle forze di polizia. Gli accertamenti fornivano un riscontro positivo in quanto l’immagine appresa veniva associata ad un soggetto già gravato da precedenti specifici per reati contro il patrimonio e contro la persona, nonché condannato per omicidio doloso e uscito dal carcere circa un mese fa dopo aver espiato la pena di anni 12 e mesi 6 di reclusione. Inoltre, di particolare rilievo, risultava un controllo del territorio effettuato nei confronti del soggetto in questione nella notte da personale della Polizia Ferroviaria di Pisa, elemento da cui si poteva desumere una duplice circostanza, ossia che il soggetto domiciliato nel nord Italia non fosse più presente nel luogo di dimora abituale e soprattutto che lo stesso si trovasse a Pisa per poi raggiungere questo centro cittadino, a bordo del trasporto ferroviario proprio per commettere le due rapine.
Alla luce di quanto sopra emerso, si procedeva senza alcuna esitazione e con la massima tempestività ad allertare tutti gli operatori di polizia dislocati sul territorio, anche formando posti di blocco sulle principali arterie della città, nonché attivando il personale in servizio presso il Posto di Polizia Ferroviaria di Arezzo, al quale venivano fornite le descrizioni del soggetto da ricercare. L’uomo veniva quindi rintracciato poco dopo i fatti occorsi presso la Stazione Ferroviaria di Arezzo da personale della Polfer e della Squadra Mobile, mentre si trovava sul Binario 2 in attesa di prendere un treno per Firenze e rendersi quindi irreperibile, con indosso gli stessi abiti ed il coltello utilizzato nel corso dei due distinti tentativi di rapina. A questo punto, sentito il PM di turno su disposizione della Procura della Repubblica di Arezzo, che coordinava la successiva attività investigativa della polizia giudiziaria, venivano acquisite le denunce delle persone offese, che venivano sottoposte anche ad un’individuazione fotografica nel corso della quale riconoscevano senza ombra di dubbio nel soggetto fermato l’autore delle due tentate rapine. L’uomo veniva quindi tratto in arresto in flagranza di reato su disposizione del magistrato di turno e trasferito presso la Casa Circondariale di Siena in attesa dell’udienza di convalida.

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