Riapre ad Arezzo la chiesa del Torrino

Era stata consacrata il 30 settembre 1967
La chiesa del Torrino ad Arezzo dedicata a Santa Maria Assunta ha riaperto i battenti. Sabato scorso, dopo 20 anni, c'è stato un battesimo. Perfino il fonte battesimale è stato fatto costruire per l'occasione. A prendere in mano la chiesa che porta la firma di don Cocci, sono il parroco don Stefano Scarpelli, sacerdote della chiesa del Bagnoro e una comunità che si è data da fare per cercare di ridare vita a quel luogo così caro agli aretini che negli anni Settanta lo sceglievano per sposarsi. Un via vai - si narra che la domenica mattina c’erano almeno due matrimoni - che è proseguito fino all'inizio degli anni Ottanta e che poi lentamente si è fermato prima di addormentarsi del tutto durante il Covid. Poi anche il ristorante del Torrino meta di sposi, ma anche di sportivi o di semplici commensali, ha chiuso. Fino a qualche settimana fa quando un imprenditore, Leo Gironi, ha deciso di ridargli vita. Così come, più in basso, stanno cercando di fare parroco e fedeli, con la piccola chiesa.
La sua storia affonda le radici 60 anni fa quando venne costruita al posto dell'antica chiesa che si trovava lungo quella che oggi è la superstrada e che venne abbattuta per fare posto a questa. La nuova chiesa sorta per iniziativa del parroco don Rodolfo Cocci su progetto degli ingegneri Mario Coradeschi, Francesco Fornasari, Lucio Berni venne consacrata il 30 settembre 1967 da S.E. Mons. Telesforo Cioli allora vescovo di Arezzo. Al suo interno ci sono vetrate molto preziose che portano la firma di Archimede Seguso il più grande maestro vetraio del XX secolo. Un piccolo tesoro che vale la pena visitare. Specialmente oggi che la chiesa è finalmente tornata accessibile a tutti. Grazie all'amore di chi in quella piccola struttura a forma di tenda che accoglie il viandante, ci ha sempre creduto che un giorno, prima o poi, sarebbe rinata.
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