Il Comitato SAVA invita Proietti e Giani ad Arezzo per discutere di Medioetruria

Alberti propone anche Città di Castello come sede opzionale all'incontro
Dopo il recente incontro tra la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, e il presidente della Toscana, Eugenio Giani, svoltosi a Siena sul tema della futura stazione AV "Medioetruria", il Comitato SAVA invita ufficialmente i due rappresentanti istituzionali a confrontarsi anche con la città di Arezzo.
Il presidente del Comitato SAVA, Matteo Galli, ha espresso sorpresa per la scelta di Siena come sede del vertice: “Se Umbria e Toscana devono discutere seriamente del progetto Medioetruria, è logico e doveroso che lo facciano ad Arezzo, ovvero nella provincia in cui la stazione è destinata a sorgere”.
Galli ha inoltre criticato l’assenza di rappresentanti senesi — e in particolare del presidente della Camera di Commercio, Massimo Guasconi — al recente Consiglio Comunale aperto di Arezzo, convocato proprio per discutere della stazione AV. “È inaccettabile che si partecipi a incontri riservati a Siena e si diserti quelli pubblici e istituzionali di Arezzo”, ha dichiarato.
Sulla questione è intervenuto anche il vicepresidente del Comitato, Stefano Chiassai: “Siena continua a ripetere gli stessi errori del passato. Tentare manovre di pressione per orientare la scelta verso Creti non fa altro che rallentare il processo decisionale. Se si continua su questa strada, rischiamo seriamente che la stazione non venga realizzata affatto”.
A portare una proposta concreta è il segretario del Comitato, Domenico Alberti, che suggerisce una sede neutrale per un confronto tra le Regioni: “Città di Castello potrebbe essere il luogo ideale per una discussione franca e costruttiva tra Umbria e Toscana. L’Alta Valle del Tevere è oggi un territorio isolato da tutto e da tutti. Spostare la stazione verso Creti sarebbe l’ennesimo smacco per un’area produttiva e densamente popolata, con oltre 70 mila abitanti, più della stessa città di Siena”.
Il Comitato SAVA ribadisce quindi l’importanza di un dialogo trasparente, condiviso e rispettoso dei territori realmente coinvolti dal progetto, e rinnova l’invito a un incontro ufficiale — ad Arezzo o in sede neutra — con i rappresentanti delle due Regioni.
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