La Chianina e il futuro del territorio nel convegno dell'Unione dei Comuni della Valtiberina

La presidente Brogialdi: "Un settore che deve essere tutelato e valorizzato"
Problematiche e potenzialità della razza Chianina sono stati gli argomenti al centro di un convegno che nei giorni scorsi si è tenuto a Sansepolcro, in occasione del tradizionale appuntamento con le Fiere di Mezzaquaresima. Il tutto nei locali del Tevere Expò e promosso dall’Unione dei Comuni della Valtiberina Toscana. Seduti attorno allo stesso tavolo, di fronte ad un pubblico composto da studenti e allevatori, istituzioni e associazioni di categoria – ma non solo – hanno manifestato quelle che sono luci e ombre di un settore che in Valtiberina è pure economia; sia nella parte di fondovalle, che in particolare nei Comuni più in quota come Badia Tedalda e Sestino. “Un allevamento da tutelare e interessanti sono stati tutti gli interventi che si sono alternati nel corso della mattinata – le parole sono quelle di Marida Brogialdi, nel ruolo sia di presidente dell’Unione dei Comuni della Valtiberina Toscana che sindaco di Caprese Michelangelo – perché sono stati affrontati temi importanti come quello dell’agricoltura, dell’allevamento e della sostenibilità del futuro. Ho però la speranza che il nostro territorio mantenga quelle caratteristiche e gli agricoltori sono legati al territorio: loro stessi chiedono, di fronte alle istituzioni, per le sfide immediate che si facciano carico di questo problema; è il consumatore che deve stare attento, quando si va nel mercato o nella bottega sotto casa o nel grande supermercato occorre vedere e analizzare cosa si acquista”. Il tema del convegno, infatti, è stato "Il cibo nel piatto: siamo quello che mangiamo": un confronto tra esperti del settore sulle implicazioni alimentari e nutrizionali della produzione e del consumo di alimenti. Come detto, però, c’è stato un focus particolare sui prodotti della Valtiberina ed in particolare la razza Chianina che, nel recente passato, ha attraversato un periodo ‘nero’ per la poca richiesta dal mercato. Al tavolo con istituzioni e associazioni di categorie anche gli attori finali della catena: ovvero, i responsabili dei supermercati e i ristoratori. “Il ristorante è l’anello finale della filiera – ha aggiunto Alessia Uccellini, titolare del ristorante Fiorentino di Sansepolcro – quindi la responsabilità morale del ristoratore stesso, che promuove il territorio, è quella di avere nel proprio menù più cose possibili che vengono prodotte a livello locale. Questo è fondamentale. Io sostengo che un ristorante che attinge dal territorio è un volano incredibile per l’economia locale”. Sembra, però, da quello che emerso dalla mattinata – conclusa poi con un assaggio di spezzatino di Chianina – che il mercato stia invertendo un po’ la rotta e gli ultimi dati arrivati sono decisamente confortanti. “Diciamo che dopo tante battaglie – le parole sono quelle di Marcello Polverini, a nome degli allevatori di razza Chianina della Valtiberina – fatte da noi agricoltori alle nostre organizzazioni sindacali, ma grazie anche al mercato, abbiamo notato nell’ultimo periodo un maggiore interesse per questa pregiata carne: il mercato, quindi, si sta muovendo in maniera positiva e come trend tira alla fine anche le altre razze.
Commenta per primo.