Ospedale di Città di Castello, donata una poltrona per prelievi

In memoria di Sofia Addoni per il Servizio di Immunoematologia e Trasfusione
Una poltrona per prelievi per il Servizio di Immunoematologia e Trasfusione dell’ospedale di Città di Castello. È quanto donato da Ammi (Associazione mogli medici italiani) "Donne per la Salute" in memoria di Sofia Addoni, scomparsa lo scorso giugno a soli 30 anni.
La cerimonia di donazione si è tenuta lunedì 7 aprile alla presenza di Silvio Pasqui, direttore del Presidio ospedaliero Alto Tevere, Elisabetta Agea, responsabile Sit (Sistema di Infiltrazione Transdermico) dell’Usl Umbria 1, Francesca Nardi, presidente Ammi "Donne per la Salute", e della famiglia di Sofia Addoni.
Nardi e la famiglia di Sofia hanno ringraziato tutti gli sponsor privati e la comunità che ha contribuito numerosa a questa raccolta. “Abbiamo voluto fare questa donazione in memoria di Sofia Addoni – ha spiegato la presidente di Ammi – perché era un esempio virtuoso di donatrice di sangue, un modello di costanza, generosità e altruismo. Questa iniziativa è il risultato di una raccolta fondi promossa con impegno dall'associazione, in occasione di due eventi particolarmente sentiti: una cena di beneficenza e un concerto di Natale, che hanno visto una straordinaria e commovente partecipazione della comunità. Un ringraziamento speciale va alla Tiferno Blues Project, band con cui Sofia cantava, protagonista del concerto di Natale”.
“Ringrazio la famiglia di Sofia e l’associazione Ammi ‘Donne per la Salute’ per il prezioso dono, in quanto i numerosi pazienti che ogni giorno afferiscono al servizio potranno beneficiare di questa poltrona automatizzata che aumenterà il comfort durante i prelievi o terapie e faciliterà anche gli operatori sanitari nello svolgimento del loro lavoro”, ha affermato la dottoressa Agea.
Il dottor Pasqui, infine, ha ricordato che “le associazioni e i cittadini del nostro territorio ancora una volta hanno dimostrato affetto e riconoscenza verso la nostra struttura ospedaliera e per questo li ringrazio”.
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