Vino e arte: Sansepolcro protagonista a Roma nel locale della Carbonara

Di Roberto Lanari l’opera che accompagna l’etichetta del vino prodotto da Tommaso Inghirami
Ha scelto il Pipero, elegante locale nel centro di Roma famoso per la Carbonara, quale location per la presentazione dell’etichetta che accompagna il suo pregiato vino rosso, il Fedra vendemmia 2020, proveniente dai vigneti di famiglia che il nonno Fabio (l’avvocato che firmava le camicie) ha acquistato oltre 50 anni fa. Nel cuore della Capitale, i protagonisti al cospetto della stampa specializzata sono stati di Sansepolcro: da una parte Tommaso Inghirami, nipote del fondatore della nota camiceria Ingram, che ha fatto la storia della moda italiana e figlio di Giovanni presente all’evento la famiglia al completo), che porta avanti con successo la tradizione avviata; dall’altra Roberto Lanari, artista dalla mano eccezionale sia con il pennello che con il bulino adoperato per le incisioni. Tela e lastra si sono avvicendate nella creazione dell’elefante laterale in bianco e nero, che compare sulle bottiglie del Fedra 2020 Toscana Igt. Da sempre portato verso i ritratti di persone e animali, Lanari ha ribadito nel suo intervento le motivazioni della scelta, da individuare nella simbologia che accompagna l’elefante, essendo espressione di saggezza, pazienza, determinazione, nobiltà, fertilità, grandezza e imponenza. Elefante significa anche memoria e fortuna e la proboscide alzata è il miglior auspicio per il successo di un vino prodotto in 1200 bottiglie da 0,75 cl e 100 magnum e ottenuto da un blend di uve Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, con caratteristiche e qualità illustrate ai presenti dal grande esperto in materia, Luca Gardini, curatore della particolare Guida de “L’Espresso” e miglior sommelier a livello italiano, europeo e mondiale. Tommaso Inghirami, titolare dell’azienda vinicola, ha ideato il progetto artistico Fedra, il cui nome richiama l’appellativo dato un antenato della famiglia vissuto a cavallo fra il XV e il XVI secolo: il letterato umanista Tommaso Inghirami (omonimo dell’attuale imprenditore) che scoprì il talento di Raffaello, il quale a sua volta gli ha dedicato un celebre ritratto. Professore di retorica all’Accademia Romana conosciuto anche per l’arte della parola di cui era dotato, recitò con un ardore del tutto speciale una tragedia greca, intitolata appunto Fedra, che tutti lo ribattezzarono con questo nome. Arte e vino, dunque, diventano un binomio di garanzia, un’altra eccellenza di Sansepolcro e della vallata.
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