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Declassamento dell’Umbria nella riorganizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Preoccupazione da parte di Cgil e Uilpa

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L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) si riorganizza ed il processo interesserà tutte le strutture centrali, quelle territoriali, i dipendenti, i servizi resi ai cittadini ed agli operatori economici. L’Umbria passerà dagli attuali tre Uffici (Dogane Perugia, Dogane Terni e Monopoli per l’Umbria) ad un solo Ufficio delle Dogane e dei Monopoli (UADM), che nel rango interno dell’Amministrazione rimane però valutato di “terzo livello”, di fatto declassando la Regione stessa.

In data 19 marzo u.s., di questa riorganizzazione e delle ripercussioni sul territorio umbro, è stata informata la Giunta Regionale, nella persona dell’Assessore De Rebotti, che ha delega allo “Sviluppo economico, alle politiche del lavoro, alla mobilità e ai trasporti, alle infrastrutture attività produttive e allo sviluppo economico”. All’incontro erano presenti per la UILPA il segretario Generale di Perugia Filippo Ferdinandi e  Luigi Coricelli responsabile UILPA Dogane Monopoli di Perugia, per la FP CGIL il Segretario Regionale Umbria Michele Agnani e altri sindacati.

FP CGIL e UILPA  sono critici riguardo alla riorganizzazione; le perplessità sono state rivolte inizialmente alla stessa Direzione Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, perché con una metodologia discutibile e sulla base di dati 2023, ha sottovalutato in quantità e in qualità le attività e i servizi che l’Agenzia eroga alle imprese e ai cittadini del territorio umbro, non considerando gli sviluppi in essere ed in fieri, che rendono obsoleti già da ora i dati del 2023.

Sono state trascurate realtà territoriali come l’Aeroporto Internazionale di S. Francesco D’Assisi – Perugia che ha visto aumentare il numero di passeggeri che transitano, con un incremento del 260% c.a, dai 141.408 passeggeri nel 2021 ai 523.478 nel 2023, dato che incrementerà stante anche gli investimenti infrastrutturali in atto.

Non è stata considerata la realizzazione della piattaforma logistica di Terni-Narni e del collegamento con la linea ferroviaria Orte-Falconara, che dovrebbe collegare Terni con il porto di Civitavecchia e con quelli di Ancona e Marghera, diventando nodo di interconnessione del traffico merci tra le dorsali tirrenica ed adriatica.

Non si è tenuto conto delle specificità degli uffici, un esempio il numero ed il peso economico delle cause di contenzioso, della loro serialità; solo nel 2023 Ufficio Dogane di Perugia aveva 42 cause tributarie per 167 milioni di euro contro le 24 dell’Ufficio Dogane di Firenze (valutato ad un livello più alto) per un valore complessivo di poco superiore a 1,3 milioni di euro. Inoltre, sarebbe necessario tener conto dei volumi dell'export umbro registrati presso gli Uffici Dogane di Perugia e di Terni, pari a1,5 miliardi di € (valore in aumento considerando l’esport complessivo della regione pari a 5,5 miliardi di €), accertano svariati milioni di euro di versamenti all'Erario, erogano quasi altrettanti rimborsi, gestiscono 1.080 licenze per tabacchi e prodotti liquidi da inalazione, tre depositi fiscali relativi ai tabacchi, più di 900 esercizi con apparecchi di gioco, oltre 100 punti scommesse, 80 sale gioco, ecc.

Se è difficile misurare la complessità organizzativa di un Ufficio solamente con indicatori quantitativi, per quanto concerne l’Umbria, è necessario tenere conto che ci sarà un solo Ufficio in tutta la Regione che conta ben 92 comuni, con realtà produttive e industriali variegate. Un solo Ufficio, come unico interlocutore nei confronti dell’intero territorio regionale, avrebbe meritato almeno una valutazione (rango) di secondo o primo livello, come molti altri Uffici toscani dell’attuale Direzione Territoriale Toscana e Umbria.

Concludendo, è bene tenere presente che la riorganizzazione si rifletterà sull’articolazione stessa del futuro Ufficio umbro ADM, sulla sua dotazione organica, con aggravio delle condizioni di lavoro degli addetti, perché di fatto minore sarà il personale assegnato e impiegato nella regione sui singoli compiti, poiché saranno accorpate competenze diverse in servizi unici, a scapito della qualità degli stessi.

Il rischio concreto di questa riorganizzazione, dunque, è quello di costituire servizi multifunzione che con difficoltà riusciranno a garantire la specializzazione e l’attenzione finora offerta a cittadini e imprese.

L’Assessore De Rebotti ha perfettamente compreso la problematica, ha condiviso le ragioni sindacali, manifestando la volontà di intraprendere ogni possibile iniziativa da presso le opportune sedi istituzionali di Governo, Ministeriali nonchè presso la stessa Direzione Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Ha espresso l’intento di chiedere, in un gioco di squadra con l’aiuto dei Parlamentari umbri eletti:

·         L’istituzione una Direzione Territoriale Umbria (svincolata dalla Toscana)

·         mantenere i presidi territoriali provinciali esistenti

·         il riconoscimento di un’idonea valutazione al rango dei presidi territoriali.

FP CGIL e UILPA chiedono che l’Umbria possa avere un’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli potenziata, che possa supportare lo sviluppo e la crescita economica del proprio territorio. Come negli anni 2022 e 2023 abbiamo dato il massimo per ottenere che l’Agenzia assumesse personale (in quel caso gli Uffici di ADM umbri erano stati addirittura esclusi dalla tornata dei concorsi) e siamo riusciti ad avere risultati, anche in questo caso pretendere le necessarie risorse, in un mondo che aumenta la sua complessità, è un dovere da perseguire.

Redazione
© Riproduzione riservata
22/03/2025 11:59:08


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