Città di Castello: Lidia Castellucci compie 100 anni

Una signora d’altri tempi, grande donna di valori e “maestra” di vita
Una signora d’altri tempi, grande donna di valori e “maestra” di vita, cresciuta fra i banchi di scuola e nel “paradiso terrestre” ai piedi della Basilica di San Francesco ad Assisi, fra il verde e i cavalli dell’allevamento e agriturismo dei figli, Sergio e Sandro Carfagna. La storia di vita Lidia Castellucci, classe 1925, 100 anni da poco compiuti e festeggiati come si conviene, è davvero un esempio ed un riferimento per tutta la comunità umbra e non solo. Originaria di Fiuminata nelle Marche, Lidia, maestra elementare, ha trasmesso i valori concreti ai figli per guadagnarsi ogni giorno con il sudore della fronte ed onestà la “pagnotta” e l’amore per le persone e gli animali così come la regola “Francescana” insegna. Assieme al marito, Sabatino, “pastore”, maestro di campo della “Quintana”, uomo di cavalli, ha tirato su una grande famiglia che ora dopo questo straordinario di traguardo di vita secolare rappresenta ancora di più un esempio da imitare. Per la passione e vicinanza agli amati cavalli, i campioni del trotto, allevati dal figlio Sergio Carfagna, negli oltre 20 ettari di terreno fra gli olivi e il verde dell’allevamento ai piedi della Basilica di Francesco, è stata ribattezzata come la nonna dell’ippica e del mondo equestre che con il marito Tino (scomparso nel 2015) ed il figlio Sergio ha sempre conosciuto ed apprezzato. E’ stata testimone e “madrina” di eventi che hanno segnato la storia dell’ippica e dei cavalli a livello mondiale come la nascita, il 5 aprile 2014, della cavallina “albina”, Via Lattea (la prima in Europa, poi scesa in pista con successo ed ora apprezzata fattrice in america), Iglesias, il cavallo pluridecorato, vincitore di tanti gran premi e corse di livello nazionale, ora stallone gettonato ed Irina, la cavalla che ha fatto sognare la scuderia con i successi a ripetizione fino a sfiorare lo storico trionfo nel Campionato Europeo all’ippodromo Savio di Cesena nel 2009, nella “bella” con Algiers Hall. E poi tante altre giornate scandite dalla nascita di puledri ed eventi negli ippodromi nazionali come quella volta a Cesena qualche anno fa quando Lidia è scesa in pista con il figlio Sergio a premiare il top driver, Enrico Bellei, vincitore della corsa dedicata all’allevamento di Assisi inserita nella serata estiva che il comune di Città di Castello e la Mostra Nazionale del Cavallo organizzano ogni estate per celebrare una amicizia fra altotevere e valle del savio all’insegna dei cavalli. In primo piano infine l’amicizia fraterna e affetto reciproco con il compianto padre, Danilo Reverberi (scomparso nel 2021) il frate francescano esperto di genealogie di cavalli da trotto, braccio destro e sinistro del figlio Sergio e riferimento della “scuderia dei miarcoli”, ideatore della aggiunta della parola “pax” accanto a tutti i puledri che scendono per la prima volta negli ippodromi. Nonna Lidia, “la maestra, grande donna è tutto questo e molto di più è orgoglio di una intera comunità regionale e non solo, esempio di vita e di valori da custodire e trasmettere in particolare ai giovani”, come ha tenuto con orgoglio a precisare la Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, che qualche giorno fa assieme al Sindaco facente funzione di Assisi, Valter Stoppini, parenti, amici ha partecipato alla festa in suo onore presso la struttura ricettiva dei figli. Felicitazioni e auguri sinceri anche da Città di Castello, da parte del sindaco Luca Secondi e dal Presidente della Associazione Mostra Nazionale del Cavallo, Marcello Euro Cavargini: “tanti auguri Lidia”.
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