Siti italiani ancora bersaglio degli Hacker filorussi: colpiti ministeri e forze dell'ordine
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Il cyberattacco avviene inondando le piattaforme di richieste di accesso
Non si placa l'ondata di attacchi hacker filorussi ai siti italiani. Questa volta a essere presi di mira sono i siti ministeriali, ma anche quelli della Guardia di finanza e dei Carabinieri. Incriminati sono i pirati informatici legati a Noname057(16), un'organizzazione anonima di hakeraggio con server in Russia.
I bersagli sono in tutto una ventina, tra cui diversi ministeri (Esteri, Economia, Infrastrutture e trasporti, Sviluppo economico), Carabinieri, Guardia di finanza, aziende del trasporto pubblico ed altre realtà.
Come è avvenuto l'attacco
Come già avvenuto ieri - in coincidenza con le critiche da parte del Cremlino alle parole del presidente della Repubblica Mattarella - si tratta di attacchi Ddos (Distributed denial of service), che puntano a rendere irraggiungibili i siti inondandoli di richieste di accesso.
Anche questa volta i sensori dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale hanno avvisato per tempo i target dell'offensiva, che ha avuto scarsi effetti. Si tratta di azioni dimostrative e di propaganda più che altro, secondo la valutazione degli esperti della materia.
Foto Ansa
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