Incendio di Lerchi a Città di Castello, ridimensionata l'ordinanza firmata dal sindaco
L’area dell’abitato resta comunque soggetta alle misure di tutela della salute pubblica
Con una nuova ordinanza firmata oggi, il sindaco Luca Secondi ha ristretto a un’area longitudinale limitata e concentrata dell’abitato di Lerchi, dell’estensione di circa un chilometro in direzione della collina soprastante l’abitato partendo dal luogo del rogo, l’applicazione delle misure a tutela della salute pubblica rese necessarie dall’incendio scoppiato ieri in uno stabilimento industriale della frazione. Recependo la comunicazione congiunta pervenuta nella giornata odierna dall’Unità Operativa di Igiene e Sanità Pubblica dell’USL Umbria1 e dall’ARPA Umbria, le disposizioni a salvaguardia della popolazione residente (evitare le attività all’aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico-sportiva; non usare e non procedere alla successiva manutenzione straordinaria degli impianti di ventilazione meccanica con prelievo di aria dall’esterno; non permettere il pascolo e il razzolamento degli animali da cortile; non raccogliere e consumare prodotti alimentari coltivati; non utilizzare foraggi e cereali coltivati all’esterno e destinati agli animali) dovranno essere rispettate più precisamente lungo un tratto “a pennacchio” che si estende a ovest dallo stabilimento industriale teatro dell’incendio e che è stato tracciato dalle autorità sanitarie competenti sulla mappa allegata all’ordinanza. La modifica parziale a quanto disposto ieri con un analogo provvedimento, che interessava un’area di circa 3 chilometri di raggio, è stata motivata dall’esito degli ulteriori approfondimenti compiuti da USL Umbria 1 e ARPA e dalle risultanze dello studio di dispersione dei fumi dell’incendio. L’ordinanza sindacale è pubblicata all’Albo Pretorio del Comune.
Commenta per primo.