L’estemporanea protesta del detenuto salito sul tetto del carcere di Perugia
Il segretario SAPPE per l'Umbria sollecita dei provvedimenti
Dopo la singolare protesta di ieri nella Casa circondariale di Perugia, a Capanne, quando un detenuto ha realizzato una manifestazione di protesta salendo sul tetto del penitenziario, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria sollecita provvedimento per il carcere perugino e per l’intero sistema dell’esecuzione della pena. Fabrizio Bonino, segretario SAPPE per l’Umbria, informa infatti che ieri, “dopo una paziente opera di persuasione, il detenuto è sceso e ricondotto in cella. Questo detenuto ha un curriculum di tutto rispetto, per usare un eufemismo, si è già reso protagonista di numerosi comportamenti censurabili dalla Legge e dai regolamenti”. Il sindacalista rimarca “la grande professionalità e le capacità operative dimostrate dalPersonale in servizio di Polizia Penitenziaria che hanno gestito al meglio i momenti di grande tensione vissuti”.
Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “ormai, ogni giorno registriamo eventi critici in quasi tutti i penitenziari della Nazione, tanto da non fare quasi più notizia nell’opinione pubblica. Ed invece è seria le preoccupazione da parte del personale di Polizia Penitenziaria: se non si trovano rapide soluzioni all’andamento della violenza che sta caratterizzando questo periodo storico e che non trova eguali negli ultimi 20 anni, finirà che a dover garantire la sicurezza e legalità all’interno degli Istituti Penitenziaria dovrà essere chiamato l’Esercito e ciò per la semplice conseguenza dell’alto numero di feriti che si registrano tra il personale del Corpo di polizia penitenziaria”.
“Non lasciate soli le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria: il tracollo del sistema è dietro l’angolo”, conclude Capece: ““servono regole ferree per ristabilire ordine e sicurezza nelle carceri, attuando davvero quella tolleranza zero verso i detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta! Qui serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”.
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