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Abusi su alcuni alunni: arrestata l'insegnante che fu aggredita dai genitori

Cosa chiedeva la prof agli studenti

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E' stata arrestata con accuse pesantissime, la docente di scuola media che lo scorso 14 novembre era stata aggredita dai genitori di alcuni ragazzi per sospetti abusi nei confronti dei figli. Per l'insegnante 40enne, i sospetti sono che abbia assunto comportamenti di natura sessuale con alcuni alunni della scuola dove svolgeva il ruolo di insegnante di sostegno. L'aggressione nei suoi confronti da parte dei genitori degli alunni aveva fatto salire alla ribalta la vicenda. Era avvenuta nei pressi dell'Istituto scolastico Catello-Salvati di Castellammare di Stabia e organizzata per "farsi giustizia" da sé. La docente fu ferita insieme al padre che era accorso per portarla a casa. 

I figli degli aggressori avevano raccontato di incontri in luoghi appartati a scuola con l'insegnante, durante i quali la donna avrebbe mostrato ai ragazzi - tutti minori di 14 anni - video pornografici e avrebbe tenuto comportamenti a sfondo sessuale. A quei fatti seguirono delle denunce che hanno portato a un’inchiesta nel corso della quale sono stati coinvolti anche i sei minori.

La docente creò un gruppo social

Dalle indagini svolte dai carabinieri, è risultato che la donna, insegnante di sostegno di uno dei ragazzini ma alla quale in sostanza ne venivano affidati anche altri, avrebbe creato anche un gruppo su Instagram con alcuni alunni, nel quale gli unici argomenti trattati sarebbero stati di carattere sessuale. Secondo quanto scrive il Corriere della sera, il gruppo si chiamava "La saletta" esattamente come l'aula riservata della scuola dove la docente si sarebbe appartata con gli studenti, con la scusa delle ripetizioni ma dove i discorsi sarebbero stati per lo più a sfondo sessuale. I minori si trovavano in uno stato di soggezione e la donna avrebbe minacciato i ragazzini di bocciatura e di far mettere in galera i genitori se loro avessero parlato. 

Ad eseguire il provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal gip del tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura, sono stati i carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia: la docente 40enne è accusata di maltrattamentiviolenza sessuale, induzione al compimento di atti sessuali e corruzione di minorenne.

Cosa chiedeva agli studenti 

"Quando avete dato il primo bacio, quale musica vi piace mettere quando...". Convocava gli alunni nella cosiddetta "saletta" con la scusa di aiutarli a ripetere le materie scolastiche la prof di sostegno arrestata oggi dai carabinieri a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. Invece, ai giovani - che non sono sei come scritto in precedenza ma sette, quattro ragazzi e tre ragazze, nati tra il 2011 e il 2013 - talvolta convocati tutti insieme e altre volte a gruppi, parlava esplicitamente di sesso e si vantava delle sue esperienze amorose, anche utilizzando un linguaggio scurrile e volgare. Le convocazioni, durante l'orario di lezione di materie diverse dalla sua, avvenivano evitando di destare attenzioni sgradite e nella "saletta" si proiettavano video pornografici anche quando i ragazzini si mostravano contrari alla visione.

I messaggi

Ai ragazzi la prof inviava via chat foto pornografiche dopo avere impostato l'autocancellazione e dalle indagini è anche emerso che li avrebbe pure minacciati di farli incarcerare, da un rappresentante delle forze dell'ordine con il quale si vantava di avere una relazione, qualora avessero raccontato cosa succedeva in quella "saletta" della scuola.
L'indagine dei carabinieri è stata coordinata dalla pm di Torre Annunziata Bianca Maria Colangelo mentre l'ordinanza è stata emessa dal gip Luisa Crasta.

Le indagini vanno avanti

Gli accertamenti, che si sono giovati della collaborazione dell'ufficio scolastico regionale, secondo quanto reso noto dal procuratore Nunzio Fragliasso, procedono a tutto tondo: mirano, come atto dovuto, a fare luce su eventuali responsabilità in capo alla scuola e anche sull'aggressione subita dalla docente da parte dei genitori, lo scorso 14 novembre. "Era urgente interrompere che lei insegnasse lì o altrove - ha detto il procuratore di Torre Annunziata -, ora resta da capire come sia possibile che per un anno sette minori siano stati affidati a un'insegnante di sostegno che doveva curarsi solo dell'alunno con difficoltà di apprendimento: questo è un aspetto da approfondire". una mamma, "chiedeteci scusa". "Ci hanno dato delle camorriste, ora giustizia è fatta".

Una mamma: "Chiedeteci scusa"

"Ci hanno dato delle camorriste e delle bestie, ora chiedete scusa", scrive una delle mamme su Facebook.
Nei giorni seguenti all'aggressione della prof da parte dei genitori, nessuno prese le loro parti, mostrando invece solidarietà alla docente che finì al pronto soccorso. Le mamme dei ragazzini abusati affermavano che, venute a conoscenza delle chat che rivelavano i rapporti tra la docente e i figli, la docente doveva essere allontanata. Ad esasperarle era stata la lentezza degli organi scolastici che avevano ritenuto di non dover agire solo sulla loro parola, dovendo attendere l'esito delle indagini.

"A chi non ha creduto, a chi si è girato dall'altra parte - scrive una delle mamme su Facebook - a chi ci ha dato delle camorriste, bestie e bugiarde...chiedete scusa... giustizia è stata fatta...La docente è stata arrestata!!". La stessa mamma, intervistata dalla Tgr Campania, ha usato toni pacati: "Siamo soddisfatte ma ancora qualcosa a nostro avviso va chiarito - ha detto -. Comunque non vogliamo che sui docenti buoni possa ricadere le colpe di chi ha agito male"

Foto Ansa

Notizia e foto tratta da tiscali.it
© Riproduzione riservata
14/01/2025 18:07:09


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