Veneri: l’erogazione dei farmaci in Toscana deve avvenire sul territorio
“Presentato un emendamento per abrogare l’articolo che rivede la spesa farmaceutica”
“Ci opporremo fermamente all’articolo 34 del collegato finanziario alla manovra 2025 che rivede la spesa farmaceutica della Regione Toscana prevedendo che solo le farmacie ospedaliere potranno erogare specifici farmaci. Si tratta di una norma che svantaggia le farmacie e soprattutto i cittadini più in difficoltà o che abitano in zone lontane dai grandi centri. L’intera popolazione non potrà più servizi delle farmacie di prossimità ma sarà costretta a recarsi in ospedale. Per esempio, fino ad oggi un anziano che abita in una delle quattro vallate aretine poteva reperire facilmente i farmaci di cui aveva bisogno presso la farmacia del suo Comune, adesso - se la norma passerà - dovrà necessariamente recarsi in ospedale e questo comporterà un notevole aggravio per il cittadino che sarà costretto a prendere l'auto, i mezzi pubblici o trovare qualcuno disponibile ad aiutarlo. Si va incontro ad un grave disservizio che si contraddice con le politiche volte a ridurre i divari tra le aree interne e i centri. Le farmacie svolgono un ruolo essenziale di presidio territoriale: non devono essere svuotate dai servizi bensì ne dovrebbero essere aumentate le prestazioni. Obiettivo del Governo, e anche di diverse Regioni, è andare verso la rete delle farmacie di servizi in cui vengono implementate le funzioni delle farmacie in modo da soddisfare territorialmente la domanda dei cittadini. Le farmacie di servizi potrebbero essere anche una delle soluzioni per ridurre le liste d’attesa e gli accessi impropri nei Pronto Soccorso.
Ho sottoscritto un emendamento che vede come primo firmatario il collega Petrucci, che ha l'obiettivo di abrogare l’articolo. Ne va della tutela della salute dei nostri cittadini” lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri.
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