"Fare impresa sociale, generare umanità": per i 25 anni del Centro San Lorenzo di Sansepolcro
Appuntamento con il convegno per sabato 14 dicembre all’auditorium di Santa Chiara
La Cooperativa Sociale San Lorenzo di Sansepolcro celebra i suoi venticinque anni di attività nel settore sociale e della cura con un convegno che avrà luogo Sabato 14 Dicembre dalle 9.30 all’auditorium di Santa Chiara.
L’evento patrocinato dal Comune di Sansepolcro, dall’Unione dei Comuni Valtiberina Toscana e dalla Asl Toscana Sud Est tratterà alcuni temi che caratterizzano l’attività e le prospettive future della Cooperativa stessa in relazione con la sua comunità di riferimento.
Fare impresa sociale, generare umanità: il Volontariato, la prossimità, la cura e il bene comune dalla nascita allo sviluppo della cooperazione sociale a Sansepolcro. Così recita il titolo della giornata di studio e confronto in forma convegnistica dove oltre a presentare i progetti in cantiere e quelli futuribili, si farà un approfondimento sulla cultura di sussidiarietà capace di creare lavoro e benessere, dell’impresa che si occupa di persone e della loro emancipazione. Il tema del convegno sarà quindi la cura, declinata però nell’ottica dell’impresa e della sua funzione sociale, di una realtà economica che per sua natura deve lavorare con gli altri e per gli altri.
L’esperienza del Gruppo Volontariato Sansepolcro nei servizi alla persona, associazione nata nel 1986 in Valtiberina, ha contribuito alla costituzione e alla crescita della Cooperativa Sociale San Lorenzo, impresa sociale che opera nel territorio e proprio quest’anno festeggia i suoi primi venticinque anni di attività. La Cooperativa conta ad oggi quasi cento dipendenti, tutti impiegati nei settori della cura e i servizi alla persona, gestisce Residenze Sanitarie, servizi per anziani, disabili e migranti, sia residenziali che domiciliari.
L’obiettivo della giornata sarà quindi quello di condividere con la comunità i principi e l’identità valoriale maturati da un’impresa sociale nata dal basso, da una spinta di volontariato, raccontandone la storia e condividendo come prossimità e cura in relazione possano diventare patrimonio e bene comune per la collettività in un’ottica di utilità anche nella creazione di lavoro, deontologica e relazionale, credendo fortemente nella mutualità come valore generante. Ma sarà anche l’occasione per incontrare e riabbracciare tante persone che hanno incrociato la propria strada con una realtà del territorio che in questi anni ha sostenuto e accompagnato tanti anziani e famiglie, con le quali ha costruito legami forti e indissolubili.
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