Giornata Nazionale del Parkinson, nuove terapie e nuovi percorsi assistenziali
Se ne parlerà domattina nella Biblioteca dell’Ospedale San Donato di Arezzo
Un incontro per fare il punto sulla malattia del Parkinson. È quello in programma domattina in occasione della Giornata Nazionale del Parkinson con inizio alle ore 9 nella Biblioteca dell’ospedale di Arezzo. “Vivere con il Parkinson” è il titolo dell’iniziativa durante la quale si illustreranno prestazioni e servizi per migliorare il benessere e la salute del paziente cronico che si trova ad affrontare la malattia, ma anche il ruolo del caregiver. Una iniziativa organizzata dalla Associazione Parkinsoniani Aretini (APAR) e che vedrà la partecipazione del dr. Piero Coleschi, Direttore f.f. UOC Neurologia San Donato, che illustrerà il nuovo Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) e le ultime terapie in tema di Parkinson.
«Questo incontro sarà l’occasione per illustrare i servizi attivi sul nostro territorio destinati ai pazienti con Parkinson – spiega il dr. Piero Coleschi direttore f.f. UOC Neurologia Ospedale Arezzo - ma anche quali sono le terapie attualmente disponibili. Il nuovo PDTA, approvato dalla Regione Toscana nel giugno scorso, prevede un approccio multidisciplinare nella presa in cura del paziente con malattia di Parkinson sin dalle prime fasi della malattia, coinvolgendo figure professionali diverse nella messa a punto di percorsi terapeutici e riabilitativi integrati».
In Toscana sono circa 16 mila le persone con malattia di Parkinson: un numero che ha fatto emergere la necessità di un nuovo PDTA per i pazienti con Parkinson, approvato dalla Regione Toscana nel giugno scorso. Tra i punti di innovazione inseriti nel nuovo PDTA ci sono la interdisciplinarietà che mette in campo, accanto al neurologo, le figure del logopedista e del fisioterapista, e l’impiego della telemedicina. Tre i livelli di intervento: il primo vede il coinvolgimento del medico di medicina generale per l’ingresso del paziente nel percorso di diagnosi e cura, quindi l’intervento del neurologo e l’eventuale successivo invio al centri universitari specializzati di terzo livello.
«Nel nuovo PDTA sono indicati anche gli ultimi farmaci disponibili per il trattamento del Parkinson, malattia per la quale la terapia viene personalizzata sulla base delle caratteristiche del paziente – aggiunge il dr. Piero Coleschi -. Inoltre, fin dalle prime fasi della malattia, all’interno del programma terapeutico personalizzato, lo specialista deve valutare le problematiche legate al grado di disabilità presente, per porre in atto un processo riabilitativo specifico proporzionato alla complessità del quadro clinico generale e alle problematiche funzionali, da effettuarsi in setting riabilitativi appropriati. Importante per il paziente con Parkinson è anche l’attività fisica: dalla AFA (attività fisica adattata) attivata direttamente dal medico di famiglia fino all’attività riabilitativa, svolta da personale qualificato anche avvalendosi di cure domiciliari, nei casi più avanzati della malattia».
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