"La violenza sulle donne si combatte uniti giorno per giorno, tutto l’anno”
Presto al via progettualità rivolte alle scuole superiori di Città di Castello
“Il 25 novembre non sia solo una giornata di semplice celebrazione, ma deve essere la giornata della consapevolezza che la violenza contro le donne, che non è solo fisica, ma è anche verbale, psicologica, economica, è ormai una piaga strutturale della nostra società. Il tavolo di monitoraggio che abbiamo convocato oggi a Città di Castello per il quarto anno consecutivo ha il compito di aiutare tutte le comunità dell’Altotevere a prendere atto di questa situazione, anche attraverso i numeri, per capire quanto bisogno ci sia di unirsi, di fare rete, di metterci insieme per dare più forza alle azioni che abbiamo intrapreso e avviarne di nuove, perché la violenza contro le donne, senza retorica, possa essere combattuta durante tutto l’anno, con la prevenzione, la sensibilizzazione, i servizi in grado di proteggere e sostenere chiunque ne sia vittima”. E’ il messaggio che hanno lanciato oggi pomeriggio il sindaco Luca Secondi, l’assessore alle Pari Opportunità Letizia Guerri, l’assessore ai Servizi Sociali Benedetta Calagreti e l’assessore alla Cultura Michela Botteghi aprendo la riunione del tavolo istituzionale di monitoraggio sulla violenza contro le donne, che nella residenza municipale tifernate ha raccolto tutti i componenti delle rete locale: istituzioni pubbliche del comprensorio, rappresentanti del Centro Antiviolenza Medusa, mondo della scuola, delle imprese, del sindacato, dell’associazionismo, rappresentanti delle forze dell’ordine, dell’Usl Umbria 1, dell’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro dell’Umbria, avvocati e Piccole Ancelle del Sacro Cuore. I dati che raccontano la realtà altotiberina sono stati il punto di partenza del confronto convocato nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Nel 2024 il centro antiviolenza Medusa di Città di Castello, costituito quattro anni fa dal Comune tifernate come capofila delle otto municipalità della Zona Sociale 1 e gestito dall’associazione LiberaMente Donna, ha registrato ancora una volta dati in aumento rispetto ai dodici mesi precedenti. Dal primo gennaio al 25 novembre, sono state, infatti, 50 le donne prese in carico per la prima volta dal servizio, che ha ricevuto 490 chiamate e ha svolto 357 colloqui. Per fare un confronto, da gennaio a novembre 2023 le donne prese in carico erano state 38. Il personale del centro, che accoglie e segue le vittime con competenze specifiche, ha avviato per ognuno dei nuovi casi un percorso di fuoriuscita dalla violenza, di acquisizione della consapevolezza e degli strumenti utili per ricostruire la propria autonomia e indipendenza. Al cospetto di una situazione che denota con i numeri l’emergenza strisciante e difficile da percepire che si annida in tante famiglie e in tante relazioni, il tavolo ha fatto il punto sui risultati delle azioni messe in atto per prevenire e intercettare i casi di abusi e maltrattamenti, contrastare la violenza sulle donne, educare e sensibilizzare la collettività, mettere a disposizione delle vittime le soluzioni che permettano loro di staccarsi da una quotidianità malata pericolosa. Confronto e proposte hanno permesso negli anni di attivare progetti innovativi, che hanno segnalato Città di Castello e l’Altotevere come un laboratorio capace di ideare e attuare interventi concreti e inediti. Al tavolo sono stati ricordati a questo proposito iniziative come il primo protocollo nazionale per l’inserimento occupazionale delle donne vittime di violenza, i corsi di formazione per gli insegnati delle scuole primarie finalizzati a far emergere il disagio nascosto nelle famiglie, la previsione di una riserva di posti nella graduatoria delle case popolari, l’attivazione del Pronto Soccorso Sociale, insieme a tantissime azioni di prevenzione ed educazione, occasioni di riflessione e sensibilizzazione, promosse con l’associazionismo sociale e culturale del territorio, le scuole e il mondo del lavoro. Un percorso che, è stato annunciato al tavolo, continuerà con l’attivazione di progettualità che coinvolgeranno le scuole secondarie di secondo grado di Città di Castello e che presto saranno presentate nel dettaglio alla comunità tifernate.
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