È successo ancora! E non sarà l'ultimo caso!
La UGL Arezzo interviene sull'episodio del capotreno aggredito
Questa è la dichiarazione di Marco Turcheria Segretario della UGL Arezzo.
In questo periodo, ogni giorno televisioni e giornali si trovano a dover parlare o scrivere articoli di Capitreno aggrediti.
Purtroppo però, nessuno sembra stia facendo veramente qualcosa di concreto per porre fine a questa assurda situazione.
Sono anni che stiamo denunciando cosa sta avvenendo nei treni, episodi che si ripetono con una frequenza costante e che fino a pochi giorni fa passavano però totalmente inosservati.
Adesso registriamo che almeno l'opinione pubblica sta capendo di quale dimensione abbia raggiunto il problema, ma non si vedono soluzioni in arrivo da parte degli enti interessati per invertire la tendenza.
Capiamo perfettamente che gli scioperi creano disagi agli utenti, ma se passa il concetto che nei treni vigono leggi diverse rispetto al resto del paese, il rischio è che ciò che oggi capita ai lavoratori, domani potrebbe succedere anche ai viaggiatori.
Purtroppo troppo spesso gli aggressori sono seriali ed hanno inspiegabilmente superato senza conseguenze certi atti di violenza gratuita e questo li fortifica nella convinzione di potersi fare le leggi da soli.
Noi non smetteremo di denunciare questo problema, conclude Turcheria, ed esigiamo che venga istituita la DASPO per chi si macchia di questi crimini, chiediamo inoltre che per i colpevoli le pene siano severissime e che si incrementi notevolmente la presenza della polizia a bordo dei treni e nelle stazioni ferroviarie che troppo spesso sono completamente abbandonate a se stesse.
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