"Manca il sangue: donate", aperture straordinarie e l’appello della Asl Tse
Il dottor Pantone: "Mancano sangue e plasma. Mi rivolgo a quanti possono donare a farlo"
«Mancano sangue e plasma. Mi rivolgo a quanti possono donare a farlo». L’appello arriva dal dr. Pietro Pantone, direttore UOC Immunoematologia e Trasfusionale Po Aretino e responsabile Area Dipartimentale Trasfusionale Asl Toscana Sud Est.
«In estate assistiamo ad una flessione delle donazioni - spiega il dr. Pietro Pantone – complice il caldo eccessivo che non aiuta i nostri donatori ma serve sangue per fronteggiare le richieste provenienti dalle strutture ospedaliere toscane. Le prenotazioni per le donazioni sono poche in questo periodo e sono ancora molti i posti liberi per farlo».
Per implementare le donazioni e fronteggiare le necessità del sistema sanitario regionale sono state messe a disposizione dei donatori anche quattro aperture straordinarie domenicali negli ospedali della provincia di Arezzo da adesso fino alla fine dell’anno: la prima il 29 settembre, poi 27 ottobre, 24 novembre e 15 dicembre. A queste si aggiungono le aperture straordinarie pomeridiane per la donazione di plasma il 1° e 3° lunedì del mese (3 donazioni alle 15 e 3 donazioni alle ore 16).
«Abbiamo pensato di aprire una domenica al mese proprio per facilitare quanti desiderano donare ma non riescono a farlo – spiega il dr. Pantone – e avere così una finestra in più per ricevere sangue di cui in questo momento c’è molto bisogno».
Per accorciare i tempi di accesso alla donazione da mercoledì 28 agosto, per gli aspiranti donatori, all’interno del centro trasfusionale dell’ospedale San Donato, entrerà in funzione l’elettrocardiografo, donato nel giugno scorso da Calcit e Rotary Club Arezzo.
«La disponibilità dell’elettrocardiografo in reparto permetterà di accorciare i tempi per la donazione – spiega il dr. Pietro Pantone – e la speranza è che arrivino nuovi donatori. Occorrono, infatti, due diverse visite prima di arrivare alla donazione vera e propria che, al momento, avviene solo al terzo accesso dell’utente al centro trasfusionale. Gli aspiranti donatori, infatti, attualmente devono fare una prima visita per valutare l’idoneità, a cui seguirà un secondo accesso per sottoporsi ad elettrocardiogramma, seguito da un terzo accesso per effettuare la donazione vera e propria. Esame che viene condiviso con il reparto di Cardiologia per la cui collaborazione ringrazio il primario dr. Leonardo Bolognese. L’elettrocardiografo a disposizione del centro trasfusionale di Arezzo permetterà di eliminare un accesso, accorpando visita di idoneità ed elettrocardiogramma nella stesso momento a vantaggio del donatore e anche del centro trasfusionale che potrà così ridurre i tempi necessari per arrivare alla donazione».
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