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"I Citti del Fare" si preparano al Berta Music Festival in un 2024 di grandi novità

Un gruppo di giovani con la voglia di creare eventi nuovi e innovativi

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“I Citti del Fare” è un’associazione di promozione sociale nata a Sansepolcro nel 2019 che in pochi anni ha saputo trasformarsi, evolvere e crescere nonostante il difficile periodo della pandemia, grazie soprattutto alla forte attrattiva creata sulle nuove generazioni di Sansepolcro e grazie ai sogni e alle aspettative che nel corso degli anni sono diventate esigenze reali, messe poi a punto nel concreto.

Partendo da piccoli eventi locali l’associazione ha saputo darsi in pochi anni una coerenza stilistica e una linearità tali da poter creare una forte vision circa il futuro di Sansepolcro.

Questo è da sempre il focus dell’associazione: creare eventi nuovi e innovativi che possano dare al paese una visibilità nazionale, che lo rendano attrattivo sia per chi ci abita ma soprattutto per chi ancora non lo conosce e lo vuole visitare.

Gli eventi de “I Citti del Fare”, infatti, spaziano dalle “Cene con Delitto” alle serate nella discoteca locale, a collaborazioni con altre associazioni in eventi di risonanza nazionale del territorio, fino ad arrivare al fiore all’occhiello: il Berta Music Festival (BMF) che quest’anno punta ancora più in alto aspirando a diventare un evento must nel panorama musicale del centro Italia.

Il motore generatore è sempre lo stesso: l’esigenza da parte di un gruppo coeso di ragazzi biturgensi di creare progetti sia per un loro gusto personale e il divertimento a lavorare in squadra, sia per rendere vitale un luogo di provincia che non ha il piglio turistico delle città più grandi, ma che ha le risorse per essere ad intensa attrattività e per innescare quindi un indotto ad elevato ritorno in termini di sviluppo sociale ed economico.

Della gioia di condividere e del puro divertimento l’associazione ha fatto una missione, animata dal sentimento di appartenenza al territorio e da un forte senso di gratuità e di servizio alla comunità. Caratteristiche sempre più rare oggi, soprattutto tra i giovani. Sansepolcro negli ultimi anni ha subito una forte “diaspora” di ragazzi, non solo per motivi occupazionali; essi lamentano la mancanza di stimoli forti per rimanere, anche dal punto di vista dell’intrattenimento e del divertimento. Ed è per questo che senza difficoltà “I Citti del Fare” trovano sostegno dalle aziende locali e dalle realtà storiche e istituzionali del paese. Piace agli imprenditori illuminati e a tutti coloro che amano il Borgo questo gruppo di giovani che investono su sé stessi, che rischiano in prima persona senza coperture di sorta e non si piangono addosso, ma fanno della loro creatività e delle loro competenze un bene comune e una risorsa preziosa, seminando speranza attiva tra i loro coetanei e alle generazioni future.

La prima idea di Festival è nata nel 2022 con la data unica di "Torneremo Ancora”, concerto dedicato a Franco Battiato con Simone Cristicchi e Amara. L’evento ha conferito immediata credibilità al gruppo e gli ha piacevolmente consegnato le aspettative di un’intera comunità, cosa che probabilmente nemmeno i ragazzi stessi avrebbero potuto prevedere. Tutto ciò li ha portati a credere con forza nel loro potenziale, a cercare nuove risorse tra i loro coetanei e ad ampliare l’orizzonte, per regalare al paese un’offerta attrattiva sempre più qualificata. Per questo nel 2023 si sono spinti in un’impresa più grande, passando da una a quattro serate e diversificando gli eventi per attrarre un pubblico ancora più eterogeneo e trasversale. La prima serata del BERTA MUSIC FESTIVAL 2023 ha visto ospite DJ Matrix che, per i più giovani, è riuscito a creare una discoteca a cielo aperto nell’affascinante spazio di piazza Torre di Berta; la seconda serata ha visto protagonista il concerto della PFM (Premiata Forneria Marconi) - gruppo rock iconico degli anni ‘70/‘80 che mancava dalla scena da molti anni - e che ha visto la partecipazione di un pubblico che arrivava da tutta Italia; la terza serata è rimasta fedele alla tradizione del luogo, lasciando piena libertà agli artisti locali, storici e nuovi, di esibirsi davanti ai loro concittadini in un palco così importante come è quello in piazza Torre di Berta; questa serata è da sempre curata dalla band simbolo di Sansepolcro: i “Sesto Senso”. Infine, per la quarta serata, si è virato verso uno speech formativo-culturale con la narrazione critica del professor Paolo Crepet, che tra il sociologico e il teatrale riesce sempre ad individuare la strada diretta per arrivare ai giovani e agli adulti allo stesso tempo.

Il festival è stato oggettivamente un grande successo non solo come numeri, turismo a latere e performances, ma soprattutto perché l’evento è riuscito a rispondere ad un’esigenza di vitalità cittadina che nemmeno i biturgensi ricordavano di avere. Il BMF ha creato, anche nei giorni precedenti le serate, un clima di fermento, di vivezza culturale, di gioia e di speranza che Sansepolcro merita di vivere da tempo e più spesso. La generale e insistente richiesta di continuare in questo cammino e il sostegno trasversale delle aziende, dell’amministrazione e della comunità intera hanno ovviamente messo l’associazione di fronte al fatto di avere ormai una gran bella responsabilità nel dover proseguire con l’edizione del Berta Music Festival e con la programmazione di altri eventi durante tutto l’anno.

L’idea è quella di costruire una calendarizzazione di iniziative che non si limiti solo al periodo estivo e se questo sarà possibile è perché l’associazione è stata in grado di rinnovarsi, integrarsi nel tessuto cittadino e coinvolgere nuovi membri. Ovviamente la meta non è mai raggiunta, anzi, si sposta sempre più in alto: “I Citti del fare” intendono coinvolgere ancora più risorse, soprattutto tra i giovani, certi di quanto sia costruttivo vivere un’associazione senza nessun personalismo ma solo nell’ottica della collaborazione, del sostegno e dell’aiuto reciproco: senza omologazioni però; sempre rispettando e valorizzando la preziosa singolarità di ciascuno. Nonostante l’associazione nasca da un gruppo di amici, in realtà, nella sua evoluzione, ha realizzato come la sua forza risieda proprio nell’aver creato un gruppo operativo, continuamente aperto a nuovi ingressi e collaborazioni; una vera squadra in cui ciascun componente si riconosce in un ruolo e in una propria responsabilità e dove alla fine, però, tutti si sentono responsabili di tutto. Nel bene e nel male. È certamente questo il punto di forza di questa giovane associazione: l’impostazione di fondo, lo spirito di coesione, il metodo con cui si vivono le relazioni al suo interno, per cui ciascuno risulta e si sente indispensabile.

Il 2024 ha visto l’associazione osare con coraggio verso nuove collaborazioni e un Berta Music Festival davvero importante. Al di là delle varie collaborazioni portate avanti durante l’anno con Vivi Altotevere Sansepolcro, il Centro Commerciale Naturale di Sansepolcro e la discoteca Lo Scorpione, il programma estivo ha già spiegato le sue vele ed è partito con le due date sold-out di “A cena col delitto” - presso il chiostro dell’ex-monastero di Santa Marta gestito dalla Cooperativa di San Lorenzo - in collaborazione con il Teatro Popolare di Sansepolcro, la Pro Loco di Santa Fiora e la Pro Loco di Gragnano. L’evento, appena giunto alla sua seconda edizione, ha dovuto raddoppiare la data, viste le numerose richieste; non è escluso che si replichi su più serate ancora, negli anni a venire; del resto l’evento è super-gettonato proprio per la sua peculiarità: una cena in cui le portate si alternano alla narrazione recitata di un delitto e dove il pubblico, diviso in squadre che corrispondono ai tavoli, è protagonista di una divertente competizione. Vince chi per primo scopre l’assassino, il suo movente e la modalità dell’omicidio; quindi una serata non solo di teatro, non solo di convivialità, non solo di gioco, ma un’occasione originale per riunirsi, stare insieme, e vivere un momento di gustosa spensieratezza nella cornice di un complesso architettonico splendido e poco noto, ancora, ai borghesi stessi.

Quest’anno, inoltre, I Citti del Fare presteranno la loro collaborazione al “Kilowatt Festival”, una realtà prestigiosa e con un’esperienza ventennale sul territorio nell’organizzazione di eventi di danza e teatro contemporaneo; realtà che ha avuto riconoscimenti nazionali ed europei per la qualità dei suoi spettacoli, la cura nell’organizzazione e nella programmazione dei suoi eventi. I Citti del Fare si occuperanno di curare i DJsets del DopoFestival presso i Giardini di Piero della Francesca; attraverso la scelta di DJ locali che spaziano nei generi musicali più diversi; l'associazione cerca così di avvicinare al Kilowatt Festival un pubblico giovane e nuovo.

L’altro atteso appuntamento che è riconfermato per l’estate 2024 è la “Notte Stellata” presso gli Orti Sociali del Bastione di Santa Lucia: luogo di per sé poetico e magico -per molti ancora inedito - che si presta in modo ottimale all’evento. La serata, in collaborazione con l’associazione Floema Aps che gestisce gli Orti, è ad ingresso libero e quest’anno prevederà una prima parte di spettacolo sulla mitologia celeste e sulla musica per le costellazioni, dal titolo “DeSidero”: di e con Muni e Irene Vergni; la seconda parte è invece affidata a Djset con AWARZ Francesco Gori, per ballare e cantare tutti insieme durante la notte di San Lorenzo. Gli Orti saranno arredati con angoli lounge e relax per potersi distendere e godere del cielo stellato, divertirsi e bere un cocktail in una calda serata d’estate.

E, infine, dal 23 al 26 agosto i riflettori saranno puntati sul Berta Music Festival, che quest’anno vedrà salire sul palco nomi cult della musica italiana.

Il venerdì sera aprirà il BMF 2024 Edoardo Bennato: cantautore, chitarrista e armonicista, ritenuto da molti critici uno dei più grandi rocker italiani. È stato il primo cantante italiano nel 1980 a riempire lo stadio di San Siro con più di 60.000 persone. Partito da Napoli, ha girato il mondo, traendo ispirazione per il suo sound. Fin dal primo album si definisce ironicamente un “rinnegato” e a partire dagli anni ’80 ottiene il successo del grande pubblico con pezzi come “Viva la mamma” o “Un’estate italiana”. Edoardo Bennato ha dimostrato una peculiarità di stile, una commistione di influenze e soprattutto un’insofferenza verso le restrizioni formali, che ne hanno fatto il capostipite della genia di cantautori “irregolari” della nostra canzone. Un’operazione compiuta attraverso un formidabile “juke-box” di brani, entrati a far parte della memoria collettiva italiana come “Il gatto e la volpe”, “L’isola che non c’è” e “Sono solo canzonette”.

Sabato 24 agosto sarà invece la volta di Max Gazzè accompagnato dall’Orchestra Casadei nel suo spettacolo “Musicae Loci”. Formatosi nella fervida scuola cantautorale romana, Gazzè rappresenta una delle figure cardine del rock pop italiano alternativo. Dopo una lunga gavetta giovanile, vissuta soprattutto all’estero, il suo talento cantautorale cristallino esplode, mostrando l’inconsueta capacità di creare successi a ripetizione, rimanendo sempre fedele alla grande classe e alla rara qualità della sua ricerca tematica e musicale. La sua storia discografica si contraddistingue per una fine ricerca musicale e uno studio continuo, permettendogli di restare al passo con i tempi, mantenendosi originale e divenendo spesso precursore di nuovi stili e tendenze. Da vent’anni le sue canzoni e le sue intelligenti collaborazioni diventano hit che appagano i gusti di un pubblico sempre più trasversale; arriva ad esibirsi a Sanremo e a riempire stadi con gli amici di una vita: Silvestri e Fabi. Proprio pochi giorni fa insieme a questi ultimi ha esaurito il Circo Massimo con 50mila presenze. Ulteriori presentazioni sarebbero superflue, a parlare per lui bastano i titoli di alcuni suoi brani: “La favola di Adamo ed Eva”, “Mentre dormi”, “A cuore scalzo”, “Una musica può fare”, “Ti sembra normale” e “Il solito sesso”.

La domenica sarà all’insegna degli artisti locali che si esibiranno con le canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana, perfette per cantare e ballare insieme: “Canzonissima”.

La serata finale resta incentrata sullo sguardo vòlto al sociale, ma cambia d’abito e di registro e quest’anno sarà il teatro ad essere protagonista: Paolo Ruffini con una compagnia teatrale di attori con la sindrome di Down presentano “Up&Down”. Un vero e proprio happening comico, al tempo stesso emozionante, che parla di relazioni: ironia e irriverenza accompagnano gli spettatori in un viaggio che racconta la bellezza nelle diversità. Paolo Ruffini va in scena con attori con sindrome di down, affrontando insieme a loro il significato della parola disabilità, fino a dimostrarci che, in realtà , la loro dovrebbe definirsi “sindrome di UP”. L’intenzione iniziale è quella di realizzare uno straordinario one man show intorno alla figura di Ruffini, interrotto però da boicottaggi in cui gli attori fanno irruzione dimostrando di essere molto più bravi di lui. Lo spettacolo dimostra come siamo tutti diversamente abili, diversamente normali e meravigliosamente diversi. La distanza tra palcoscenico e platea si annulla e alla fine attori e spettatori si ritrovano in un unico “luogo” inaspettato: un grande abbraccio.

Per l’acquisto dei biglietti e tutte le informazioni del Berta Music Festival visitare il sito www.ticketsms.it, contattare tramite la mail cittidelfare@gmail.com o recarsi presso Ufficio Turistico di Sansepolcro e Caffè Gerasmo.

Dopo un anno di organizzazione, idee e lavoro di squadra, tutto è pronto per questa terza edizione del BMF e “I Citti del Fare” non vedono l’ora di accogliervi e coinvolgervi nel loro progetto, perché senza un pubblico attivo e partecipe niente del loro impegno avrebbe senso.

Quindi, cosa aspettate? Facciamo festa in mille modi diversi in Piazza Torre di Berta!

Redazione
© Riproduzione riservata
08/08/2024 08:56:25


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