“Il tuo tatuaggio fa schifo”, ma è un neo gigante
La battaglia di Gloria Aste per il rispetto del suo corpo
Viviamo da decenni in una dittatura dell’immagine, soprattutto corporea, dalla quale è possibile affrancarsi solo con spirito critico e spalle larghe. In questo contesto, chi si espone fisicamente corre sempre il rischio di essere giudicato e bullizzato di chi non ha altro da fare che e che, probabilmente, è più brutto (soprattutto moralmente) di un ratto e al teorico e opinabile standard della perfezione fisica manco si avvicina di striscio. Ne sa qualcosa Gloria Aste, una TikToker statunitense di Loveland nel Colorado, che usa i social media per diffondere messaggi di self love e body positivity raccogliendo commenti positivi ma pure indicibili cattiverie.
Essere speciali e non perfette
Quella di Gloria è una bellezza particolare, resa speciale da un nevo melanocitico, più comunemente conosciuto come neo, che copre parte del busto e del collo. Il colore è marrone scuro e Gloria lo mostra con orgoglio nei suoi contenuti sui social, promuovendo la consapevolezza del proprio valore e l'accettazione delle diversità fisiche.
La sfida di Gloria
La sua è una sfida agli stereotipi di bellezza standard e all'ossessione per una perfezione inesistente, che passa per la valorizzazione delle differenze che rendono unica ogni persona. In un’intervista a People.com, ha dichiarato: “Volevo parlare apertamente del mio neo sui social media perché è piuttosto raro e sono cresciuta senza vedere nessuno che mi somigliasse su nulla. Voglio che la gente ne sia consapevole e mi piacerebbe vedere più persone che ne soffrono abbracciare questa tendenza. Il mio obiettivo con i social media è semplicemente quello di rendere le differenze più diffuse, perché possono essere belle".
La dura lotta agli haters
Il nevo melanocitico di Gloria è molto raro, fatto che l’ha portata a crescere con gli occhi della gente sempre addosso e a dover rispondere domande imbarazzanti. Ma una volta sui social, si è dovuta confrontare anche gli haters. “Sono cresciuta con persone che mi facevano costantemente domande sulla mia pelle", racconta.
Domande imbarazzanti
"Le domande finché ero piccola erano del tipo 'Ti sei colorata da sola?' Crescendo, la maggior parte delle persone pensa che si tratti di un tatuaggio blackout, che consiste nel pigmentare con un tatuaggio completamente scuro parti del corpo”. Un tipo di tatuaggio che a tanti non piace non glielo mandano a dire anche in modo crudele. Gloria però ha smesso di preoccuparsene: "Ricevo un sacco di commenti di odio e inappropriati riguardo al mio neo. Penso che ci sia molta ignoranza e mancanza di istruzione dietro queste reazioni. Sinceramente, non mi danno molto fastidio i commenti cattivi perché penso che sia facile nascondersi dietro uno schermo e dire quello che si vuole senza conseguenze."
Valorizzare le proprie unicità
Nonostante le difficoltà, soprattutto durante l’adolescenza, Gloria è oggi contenta del suo percorso di crescita personale: ha imparato ad apprezzarsi e porta il suo neo con orgoglio, trasmettendo un messaggio di accettazione e valorizzazione delle proprie unicità.
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