"Oggi ci sentiamo più soli”: il sindaco Fabrizio Innocenti ricorda "Zillone"

"Un personaggio che aveva Sansepolcro nel proprio dna e sempre lo dimostrava"
Pietro Besi, conosciuto da tutti come “Zillone”, non c’è più. Una calda domenica di aprile si è portata via un pezzo di storia sportiva ma anche umana del Borgo. Nella notte del weekend se n’è andato per sempre, al termine di una malattia combattuta col solito coraggio che metteva sul ring quando indossava i guantoni, un personaggio legatissimo alla sua città e alla sua gente. Pietro Besi, che avrebbe compiuto a breve gli 84 anni, è stato un pugile di buonissimo livello nella categoria dei massimi, in attività dal 1954 al 1973, diventando professionista nel 1964 dopo aver brillato nelle categorie giovanili da dilettante. Campione italiano militare nel 1961, mentre l’anno precedente, per le Olimpiadi di Roma, era la prima riserva di Francesco De Piccoli. Ha incrociato i guantoni con tanti campioni del passato, da Dante Canè a Bepi Ross, ha fatto da sparring partner al grandissimo Cassius Clay, ha combattuto match nelle serate in cui era protagonista Sandro Mazzinghi, ha conservato sempre una solida amicizia con Nino Benvenuti. Due i libri a lui dedicati: “La leggenda di Zillone” di Monia Mariani e “La mia vita in un pugno” contrassegnata dalle tante immagini e dai ritagli di giornale che documentavano la sua carriera pugilistica. La sua casa era diventata nel tempo un autentico museo dove riceveva cordialmente gli amici per assaporare in compagnia le glorie di un tempo e mostrare, orgoglioso, i suoi trofei. Perché, al di là del ring, quello che contrassegnava Pietro era la sua affabilità, il suo affetto per la gente del Borgo, la sua innata simpatia, le sue fulminanti battute. “Oggi ci sentiamo più soli” commenta il sindaco Fabrizio Innocenti “la triste notizia della scomparsa di Zillone ci tocca tutti indistintamente perché si tratta di uno fra i nostri figli più cari e stimati per le sue doti sportive e le sue qualità umane. Un grande uomo di sport che ha dato lustro al Borgo, e soprattutto un personaggio che aveva Sansepolcro nel proprio dna e non perdeva mai occasione di dimostrarlo coi fatti. Interpretando i sentimenti dell’intera comunità, rivolgo a nome dell’Amministrazione Comunale le più sentite condoglianze ai suoi familiari, conservando perenne la memoria di Pietro nella mente e nel cuore”. Tantissimi i messaggi di cordoglio per la scomparsa di Pietro Besi sui social da questa mattina non appena appresa la notizia. A testimoniare il profondo affetto che legava la gente del Borgo al “suo” Zillone, uomo e campione che non sarà mai dimenticato.
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