Medio Etruria, il comitato SAVA chiede un incontro al Comune di Cortona
Alberti: "Pericoloso e scarsamente costruttivo l’atteggiamento dell’attuale sindaco"
Il comitato SAVA risponde alle dichiarazioni di Silvia Spensierati attraverso il presidente Matteo Galli, in questi giorni in Italia per incontrare istituzioni e forze economiche interessate ad approfondire lo scenario di Medio Etruria.
Matteo Galli: “Ho letto di recente un post d’ un "noto" Ingegnere Civile di Cortona che ha espresso critiche nei confronti del lavoro svolto da vari professionisti nel contesto del Contro report RFI di Medioetruria, definendoli "espertoni da tifoseria". Sebbene ciò sia stato espresso in modo netto, inviterei Silvia Spensierati ad esaminare attentamente punto per punto le questioni sollevate dagli esperti, provenienti da diverse parti d'Italia, e a contestare le eventuali ambiguità e le indicazioni trascurate, anche quelle in riferimento ai regolamenti europei.
Inoltre, suggerirei a Spensierati di richiedere spiegazioni al suo "assessore preferito", Melasecche, riguardo al PRT Umbro 2014-2024, in cui "Rigutino" era stata indicata come soluzione di riferimento per Medioetruria a servizio dell'Umbria.
Il PRT 2022-2032 Umbro magicamente adesso indica “Creti” come location per una MedioEtruria al servizio dell’Umbria.
Tale modifica dovrebbe essere approfonditamente esaminata e spiegata per garantire trasparenza e coerenza nel processo decisionale “.
Domenico Alberti: “Chiediamo un confronto anche, da remoto se preferisce, all’assessore Cortonese, in modo da poter finalmente presentare, come avremmo voluto con il Sindaco Meoni, gli studi condotti insieme ad alcuni componenti il gruppo scientifico del comitato SAVA residenti per lavoro in diversi Stati membri d’Europa e non solo. La speranza - prosegue Alberti - è che non sia replicata la condotta del Sindaco Meoni, della Governatrice umbra Tesei e dell’ Assessore umbro ai trasporti Melasecche i quali, oltre a rifiutare ogni tipo di incontro, hanno addirittura interdetto la possibilità di un dialogo trasparente e costruttivo bannando quanti, fra cittadini ed esperti, desiderano legittimamente interloquire con pubblici amministratori attraverso i canali social da essi stessi all’uopo aperti, azzardando per converso giudizi sulla stampa di cattivo gusto, deontologicamente inappropriati per un ingegnere e politicamente deplorevoli per un pubblico amministratore.
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