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Le polemiche e il dietrofront di Valditara su Concia

Che sbotta: "Massimalisti a destra e sinistra". La Russa la chiama

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"Capisco la decisione del Ministro Valditara e lo ringrazio della fiducia accordatami: dopo due giorni di polemiche da ambienti massimalisti della destra e della sinistra, è per me evidente che non esistono le condizioni per svolgere il lavoro equilibrato e dialogante che mi ero proposta insieme alle altre due garanti del progetto 'Educazione alle relazioni'. Resto convinta che solo il confronto tra matrici culturali differenti possa produrre linee guida efficaci e non divisive sul tema del rispetto della libertà delle donne". Così Anna Paola Concia, ex deputata del Pd, nominata dal ministro Valditara coordinatrice del Comitato organizzatore di Didacta Italia - il progetto di educazione sentimentqale per le scuole - accoglie la decisione del ministro di fare un passo indietro relativamente al lavoro che avrebbe dovuto coordinare, a seguito delle polemiche, come lei stessa sottolinea, trasversali. La ex deputata è stata criticata dalla destra-destra perché "non incarna" l'immagine della famiglia tradizionale, visto che lei è sì sposata ma con una donna, e da parti della sinistra estrema per il progetto "non inclusivo" che la chiama in causa direttamente. Il Comitato di garanzia nominato e annullato da Valditara, oltre che da Concia era composto da suor Anna Monia Alfieri e dall’avvocata dello Stato ed ex candidata per il Popolo della famiglia di Mario Adinolfi, Paola Zerman.

La solidarietà di La Russa. Che la invita al concerto di Natale

Nella ridda di commenti emerge però la notizia della solidarietà espressale dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, che l'ha chiamata per esprimerle "vicinanza umana". Nel colloquio, da quanto si apprende, non si sarebbe però entrati nel merito della vicenda e alla decisione del ministro dell'Istruzione di non affidarle più il coordinamento del progetto di educazione affettiva nelle scuole. La Russa avrebbe anche invitato Concia al concerto di Natale. Lei avrebbe ringraziato e declinato perché all'estero. 

Le critiche dagli estremi

Il putiferio si è scatenato da varie parti dell'adone politico e della cosiddetta società civile. Intanto i Pro Vita, che hanno lanciato una raccolta di firme contro la nomina di Concia, e l'ex ministro della Famiglia, Carlo Giovanardi, per il quale "la grande assente nel progetto è la famiglia, quella società naturale fondata sul matrimonio, tra uomo e donna, scolpita nell’articolo 29 della Costituzione". Critiche anche dalla Lega e da Fdi. Solo Forza Italia sembra che con il deputato Tullio Ferrante, plauda alla scelta del ministro e di Concia perché "per una società libera e senza pregiudizi, il pluralismo culturale, sociale e di genere è un pilastro essenziale nella formazione dei nostri ragazzi". 

Ma anche dal mondo Lgbtq+ arrivano critiche. Per esempio si esprime contro il Coordinamento Marilena Grassadonia, responsabile nazionale diritti e libertà di Sinistra Italiana, ex presidente delle Famiglie arcobaleno e coordinatrice dell’ufficio diritti Lgbt+ di Roma Capitale. Per l’esponente "ognuna delle figure nominate si assumerà la responsabilità personale e politica del lavoro che svolgerà, ma il progetto complessivo ha la chiara volontà di invisibilizzare le discriminazioni omolesbobitransfobiche, che tanti studenti subiscono nelle scuole. Discriminazioni e violenze frutto di una stessa matrice, quella cultura patriarcale e misogina che veicola dinamiche di sopraffazione e controllo".

"Nessuna svolta per settori estremisti dopo la morte di Giulia"

L'amarezza per Concia resta. "Credevo davvero che l'orribile femminicidio di Giulia Cecchettin avesse segnato uno spartiacque", ha detto Concia dopo il passo indietro. "E' stato così per le donne, che sono scese in piazza a migliaia, a prescindere dalle loro convinzioni politiche. È stato così per i giovani, che hanno fatto altrettanto e hanno animato dibattiti importanti nelle scuole. Ma - continua la ex deputata - non è stato così per quei settori estremisti dell'associazionismo e della politica che si sono mobilitati per sabotare la possibilità stessa di un confronto super partes. Peccato. Il mio impegno resta, così come quello delle istituzioni scolastiche, confermato oggi dal ministro. Lo rilanceremo nella prossima edizione di Didacta Italia e in ogni altra occasione utile", ha detto ancora.

Notizia e foto tratte da Tiscali News
© Riproduzione riservata
09/12/2023 19:30:10


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