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Mondo Politica: intervista ad Andrea Lignani Marchesani consigliere comunale a Città di Castello

"La mia posizione è favorevole alla piazza Burri"

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Non occorre di certo insegnare la politica a uno come lui. Andrea Lignani Marchesani è un membro della direzione nazionale di Fratelli d’Italia, con una parentesi da consigliere regionale umbro durata 15 anni con l’allora Alleanza Nazionale. Più volte consigliere comunale a Città di Castello, adesso è capogruppo di Castello Civica e con lui affrontiamo temi che gli stanno particolarmente a cuore.

Lignani Marchesani, per la nuova Piazza Burri sarà finalmente la volta buona?

“L’auspicio, non solo mio, è quello. La mia posizione è favorevole alla piazza, perché l’attuale piazza Garibaldi – quando un domani sarà trasformata in piazza Burri – diverrà un valore aggiunto per Città di Castello dal punto di vista sia estetico che architettonico. Prendiamo atto della buona volontà dimostrata dalla Fondazione Albizzini: con i primi soldi verrà demolita la vecchia scuola Garibaldi, poi vedremo”.

Ha preso di recente posizione in merito alla Ztl nel centro di Città di Castello. Quali contraddizioni vi sono, a suo giudizio?

“Fermo restando che rimango contrario alla zona a traffico limitato, prendo comunque atto che debba essere realizzata, perché il Comune ha ottenuto i finanziamenti e quindi non può rischiare di diventare inadempiente, ma occorre altresì fare molta attenzione per evitare che la situazione del centro storico, divenuta oggi insostenibile, rischi di peggiorare ulteriormente. C’è bisogno di attrarre nuovi residenti dentro le mura e mi auguro che dal 2027, quando scadrà la convenzione con Edarco, i parcheggi diventino liberi. La Ztl è disomogenea perché riguarda due terzi e non l’intero centro storico e meno male che è stato risparmiato il quartiere di San Giacomo, anche se resta una decisione pur sempre priva di fondamento. Facciamo un esempio: non essendovi varchi in uscita, se entri in piazza Gabriotti da San Giacomo poi esci senza pagare nulla e nessuno ti fotografa; non ho capito allora perché ci debba essere chi paga e chi non paga”.

A proposito di movimento turistico in Altotevere Umbro, Lei è stato piuttosto critico basandosi sui dati raccolti. Dove sta il punto debole?

“In Altotevere vive il 10% dell’intera popolazione umbra, ma qui vi è soltanto il 5% del turismo che gravita nella Regione e faccio la media fra arrivi a presenze. Ciò significa che non siamo un territorio turistico e paghiamo una cultura 50ennale che non ha tenuto conto del turismo. Ho presentato una interrogazione alla giunta due mesi fa “sulla necessità di un confronto tra gli operatori del settore e l'amministrazione comunale, al fine di migliorare presenze ed arrivi nel comprensorio tifernate e sulla necessità di un'azione volta ad un'offerta più consistente di servizi anche nei periodi più intensi della stagione turistica quando troppo spesso si  trovano esercizi commerciali, bar e ristoranti prevalentemente chiusi che da soli testimoniano l'inesistenza di una vocazione turistica della città. È possibile quindi fare qualcosa per migliorare l’accoglienza: le strutture ci sono e allora bisogna smettere di autocelebrarsi quando si parla di afflusso turistico”.

Usciamo per un attimo al contesto di Città di Castello: lei è un esponente di Fratelli d’Italia e in primavera si tornerà alle urne per le comunali. A San Giustino la situazione si è fatta interessante: sul versante di centrodestra, c’è condivisione attorno alla candidatura di Corrado Belloni?

“Belloni è un candidato autorevole, decideranno comunque i tavoli provinciale e regionale. La Lega ha richiesto la conferma degli uscenti e ora vuole anche San Giustino, che è un Comune importante. Stando ai risultati elettorali, la Lega dovrebbe avere meno pretese, anche se Belloni a noi va bene perché ci interessa la caratura della persona e non il partito che rappresenta. Corrado Belloni è un’ottima persona e un valido consigliere comunale, nonché una figura autorevole dal punto di vista culturale e sociale, quindi a noi piace. Decideremo con gli adeguati “contrappesi” politici per il primo partito di San Giustino, cioè Fratelli d’Italia, almeno in base all’esito delle ultime politiche. Di certo, gli errori del passato non verranno più commessi”.

Redazione
© Riproduzione riservata
24/11/2023 14:40:11


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