Barbara Croci: ecco perché mi candido a Segretaria del Pd provinciale aretino

"Credo che per il PD si sia aperta una nuova fase di grande apertura"
Mi chiamo Barbara Croci e sono candidata a Segretaria del coordinamento territoriale provinciale del PD.
Sono nata ad Anghiari, dove vivo con la mia famiglia. Ho una figlia che da qualche giorno è diventata maggiorenne. Lavoro in uno studio di architettura che si occupa di urbanistica e pianificazione territoriale, impegnato prevalentemente con Enti pubblici della Toscana centrale e della costa. Sono stata in Consiglio Comunale ed in Giunta ad Anghiari per tanti anni (1998-2011) poi, dopo una pausa prevalentemente lavorativa, nel 2017 ho intrapreso un percorso più politico e oggi faccio parte della Segreteria regionale del Pd toscano.
Mi candido perché credo che con l'elezione di Elly Schlein e di Emiliano Fossi, che ho sostenuto, si sia aperta una fase nuova nel PD, una fase di grande apertura, un'occasione di rilancio che non dobbiamo tradire.
I nostri iscritti ed i nostri elettori ci chiedono di tornare a fare politica in modo più netto per combattere diseguaglianze e discriminazioni, per promuovere la cura e la tutela della salute e dell'ambiente, garantire dignità e qualità di vita e di lavoro alle persone.
Il prossimo congresso provinciale dovrà essere un punto di ripartenza, i mesi che ci attendono saranno cruciali per il futuro del PD nel territorio aretino: ventisei Comuni della provincia si stanno preparando per andare al voto nel 2024 e, nel 2025, sarà la volta del comune capoluogo e della Regione Toscana.
Sono convinta che per vincere insieme alla buona amministrazione serva ricostruire fiducia nel partito democratico e mettere in campo proposte nuove, energie nuove, tante capacità e competenze, amore e passione per la nostra terra. Uno sguardo di diverso genere e il coraggio delle donne, potranno aiutare il cambiamento.
Lavorerò per un PD in forte discontinuità, rinnovato e credibile, in grado di far contare di più gli iscritti e anche i cittadini, per esempio utilizzando per alcune scelte strumenti partecipativi come referendum, attivando gruppi misti di approfondimento sui temi, appuntamenti informativi e formativi, questionari. Un partito più organizzato ed aperto, un partito che sappia analizzare bene i cambiamenti in atto e leggere le prospettive che si aprono, difeso e promosso prima di tutto dai suoi iscritti.
Per realizzare questo c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Iscritti e amministratori in forte sinergia e in relazione con la società aretina che è fatta di tante cose: associazioni, terzo settore, categorie economiche, imprese.
Mi candido perché sono convinta che il Pd possa dare un contributo di qualità per la crescita e lo sviluppo di questa provincia. Sono contenta che con me ci siano anche uomini e donne che al congresso nazionale hanno fatto scelte diverse dalla mozione che ho sostenuto, votando per esempio Bonaccini o Cuperlo. La sfida da affrontare oggi ci riguarda tutti, per questo la mia sarà una segreteria aperta ai contributi validi, indipendentemente dal posizionamento congressuale.
Se vincerò l’impegno sarà gravoso, ma sono serena e convinta perché so di poter contare, oltre che sulle mie forze, su quelle di tante persone che come me credono nel coraggio e nella possibilità del cambiamento, e altre sono certa che si aggiungeranno per strada.
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