Sansepolcro: inaugurata al museo civico la bella mostra su Raffaellino del Colle
Presentato anche il restauro dell'Assunzione e dell'Incoronazione della Vergine
Un autentico evento e insieme il tributo a uno degli artisti di punta di Sansepolcro. Da ieri e fino al 15 dicembre il museo civico ospita una ricca e suggestiva mostra dedicata a Raffaellino del Colle, su iniziativa del Comune. “Promuovendola - dichiara l’assessore alla cultura Francesca Mercati - intendiamo rispondere al desiderio dell’intera comunità, che da tempo chiedeva con forza di rendere omaggio a un artista nativo di Sansepolcro tra i più significativi del Cinquecento, che non ha ancora la fama che merita. Per questo, prendendo volentieri il testimone dalla precedente amministrazione, abbiamo investito molte risorse, umane ed economiche, su un progetto espositivo che reputiamo di grande qualità. Sansepolcro è la terra del sommo Piero della Francesca ma anche di tanti altri che, dopo di lui e sulla sua scia, arricchiti dalle esperienze di grandi botteghe d’arte italiane dell’epoca, hanno nobilitato con le loro opere il Borgo e i territori limitrofi”. Per l’occasione, il Comune ha assunto l’onere e l’onore del restauro anche di altri preziosi dipinti di Raffaellino presenti in vallata. A impreziosire l’evento, la qualità dei patrocini ottenuti per la mostra: in primis quello del Ministero della Cultura, poi la Regione Toscana e il Comune di Città di Castello. Un’esposizione ricca di lavori dell’artista e di documenti, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, dai luoghi dove sono custodite le opere e le testimonianze di Raffaellino, fra i quali anche Urbino, Urbania, Sant’Angelo in Vado, Città di Castello, Pesaro, Firenze, Roma e Parigi. “Propulsore della mostra - spiega la dottoressa Cristina Giambagli, direttore del museo civico e autentico “motore” dell’iniziativa - è stato il restauro dell’Assunzione e Incoronazione della Vergine, dipinto che si trova al museo e che è stato commissionato nel 1526 a Raffaellino dai Frati Minori Osservanti per la chiesa di Santa Maria della Neve fuori le mura, terminato proprio quest’anno dopo i difficili accadimenti che hanno riguardato la pala nel precedente decennio. Il ricchissimo e variegato patrimonio culturale di cui siamo orgogliosi detentori richiede impegno e testimonianze concrete da parte delle istituzioni, per la sua conservazione ma anche e per la sua fruizione”. Sansepolcro ha insomma saldato il suo debito morale nei confronti di un altro illustre suo figlio.
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