Mezza tonnellata di finti crostacei distribuita da un'impresa della provincia di Perugia

Crostacei taroccati di cui rimane sconosciuta la provenienza
Multa da 12mila euro per la truffa dei gamberetti. Mezza tonnellata di finti crostacei distribuita da un'impresa all'ingrosso della provincia di Perugia. La truffa è stata scoperta Guardia Costiera di Livorno, grazie all'operazione Palinuridae. Iniziata nei primi mesi del 2023, serviva a verificare il rispetto del fermo biologico previsto per alcune specie ittiche. Durante gli accertamenti è stato scoperto che in sostituzione dei gamberi o gamberetti veniva utilizzato un composto formato da polpa di pesce del merluzzo dell'Alaska, di cui rimane sconosciuta la provenienza, a cui veniva data la forma delle code di gambero. In pratica polpa di pesce veniva spacciata per gamberetti. Sopra erano disegnate le striature rossastre, caratteristiche dei crostacei pregiati. In altre parole, nelle tavole umbre si mangiava il surimi, che aveva solo un aroma associabile a quello del gambero. La Guardia Costiera ha sequestrato 6mila confezioni per un peso complessivo di 600 chili.
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