Il centrodestra chiede le dimissioni del presidente della Provincia di Arezzo Polcri

Duri Fdi e Lega: "Lui non rappresenta il centrodestra, la nostra candidata era la Chiassai"
Provincia di Arezzo nel caos. Quando sembrava tornare il sereno, con il presidente Polcri che apriva a una giunta tutta di centrodestra, ecco che scoppia improvvisamente un nuovo temporale. La lettera inviata da Alessandro Polcri ai consiglieri e per conoscenza al sindaco Ghinelli, non è stata gradita dai partiti: "Con noi Polcri non si è confrontato e non ha dialogato nemmeno per le deleghe". Quindi la riunione di questa sera è saltata, ma c’è di più: i partiti del centrodestra aretino chiedono le dimissioni immediate di Polcri.
Duro il segretario provinciale di Fdi Francesco Lucacci: "Se è vero che intende rientrare nel centro destra Polcri deve dimettersi e impegnarsi per scritto a dare in tempo per arrivare alle nuove elezioni del presidente nello stesso momento in cui si va al rinnovo del consiglio provinciale, quindi a dicembre 2023. Lui con noi non può governare perché non era il nostro candidato designato e ha violato il patto di centro destra che aveva candidato Silvia Chiassai. Per dimostrare di essere tornato nel centro destra e di essere in buona fede deve dare una prova e dimettersi entro la seconda quindicina di agosto."
Senza fronzoli anche le dichiarazioni del neo segretario della Lega provinciale Gianfranco Vecchi: "L'offerta di deleghe di fatto l'abbiamo già rifiutata, restiamo all'opposizione, non voteremo il bilancio e chiediamo le dimissioni di Polcri perché non è stato eletto con i voti della Lega, non era il candidato del centro destra."
E allora cosa succederà? Polcri Tenterà di governare con gli altri gruppi di centrosinistra? Presenterà le dimissioni? Avrà i voti sufficienti per l'approvazione del bilancio? Perché questo è il passaggio fondamentale che deve prima passare dal voto del consiglio provinciale e poi da quello dell'assemblea dei sindaci.
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