Economia L'Esperto

Testamento, come scriverlo perché sia fatta la nostra volontà

Uno strumento sicuro per garantire che Il vostro patrimonio serva a scopi che vi stanno a cuore

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Il testamento è uno strumento molto utile per consentirvi di far valere la vostra volontà anche dopo la vostra dipartita. Scongiuri a parte, meglio essere informati e pensarci per tempo. Risparmierete ai vostri cari una montagna di grattacapi.

Il testamento "fai da te"

Senza bisogno di addentrarci nei dettagli del Codice Civile e nelle complicazioni mefistofeliche della giurisprudenza, l’ordinamento italiano prevede tre tipi di testamentopubblico, segreto e olografo. In realtà le categorie sarebbero principalmente due: un documento che potete redarre per conto vostro e uno che viene preparato dal notaio, in maniera pubblica o segreta. Il testamento olografo è chiaramente il più semplice da preparare, visto che non avete bisogno di chiedere niente a nessuno. Basta prendere carta e penna e specificare le vostre volontà. Perché avete bisogno di una penna? Perché per essere valido ogni parola del testamento deve essere scritta di proprio pugno dal “testatore”. Mettete quindi da parte il computer o qualsiasi modulo prestampato vi sia capitato a tiro: come nel caso di chi sia stato aiutato a scrivere, renderebbe immediatamente nullo il testamento.

La cosa che lo rende attraente è il fatto di non avere costi e di non aver bisogno della consulenza di un notaio o di un avvocato. Incredibilmente non è nemmeno sottoposto a registrazione o a qualsiasi forma di balzello. Unica cosa di cui dovrete assicurarvi è che sia conservato in un luogo sicuro o ad una persona di fiducia che lo conservi e lo renda pubblico al momento della vostra dipartita. Consiglio spassionato: non state ad inventarvi nascondigli estrosi o cervellotici. Va bene non fidarsi, ma lo scopo del testamento è trasmettere la vostra volontà. Se nessuno può trovarlo, non è che serva a molto, non vi pare?

Il testamento dal notaio

Un modo efficace per garantire che nessuno possa distruggere o modificare il vostro testamento è quello di recarsi dal notaio e compilarlo in sua presenza. A questo punto, visto che si tratta di un pubblico ufficiale, avrete la garanzia che le vostre volontà saranno eseguite in maniera precisa, puntuale e tassativa. Certo, vi costerà diversi soldi ma in certi casi potrebbe valerne la pena. La scelta che avrete, in questo caso, è se redigerlo in forma pubblica o segreta. Nel primo caso dovrete semplicemente dettare le vostre volontà al notaio che le trascriverà davanti a due testimoni, registrando poi il tutto. La cosa, ovviamente, può sembrare eccessiva ma in certe situazioni potrebbe dare origine a spiacevoli ripercussioni.

Immaginate di voler destinare una parte sostanziosa del vostro patrimonio ad un’associazione alla quale siete molto legati. Immaginate che a vostro figlio o nipote non vada particolarmente a genio l'idea di dover rinunciare a soldi o proprietà sulle quali aveva già messo gli occhi. Il rischio di conversazioni poco simpatiche è ben presente. La soluzione? Redigere un testamento segreto. In questo caso potete scriverlo o farvelo scrivere da un avvocato per poi portarlo al notaio. Una volta verificata la vostra firma, essenziale per la sua validità, il notaio lo metterà in una busta sigillata sulla quale segnerà la data nella quale ha ricevuto il documento. Sembra una roba da feuilleton d’inizio secolo, ma alle volte un testamento segreto è il modo migliore per evitare parecchi grattacapi.

Perché disporre un lascito?

Senza bisogno di addentrarsi nei meandri della legislazione vigente, diciamo che non avrete mano libera nel decidere il destino del vostro patrimonio. La percentuale dei beni di vostra proprietà che andrà al consorte o ai figli è determinata in gran parte dalla legge. Se vi fosse venuto in mente, per esempio, di diseredare un figlio o nipote degenere, come si usava una volta, la cosa è di fatto vietata, a parte complicate contorsioni legali e strumenti ben al di fuori della portata dei normali cittadini. Una parte di quel che possedete, però, è a vostra disposizione e potrete decidere a chi andrà ed in quale modo. Lo strumento è quello del lascito testamentario, un atto nel quale specificate quanto lasciare, a chi lasciarlo e a quali condizioni. In generale potete scegliere se lasciare qualcosa ad una persona fisica o ad un ente benefico, anche se pure qui ci sono diverse complicazioni. Il cosiddetto testamento solidale è un modo per sostenere in maniera cospicua società non profit, fondazioni o associazioni che svolgono attività di beneficenza.

La legge prevede che questi enti siano impegnati nella ricerca o in attività culturali, umanitarie, scientifiche, sanitarie o sociali. La cosa può essere interessante nel caso non esistano parenti stretti tutelati dalla legislazione. In tal caso, infatti, il Codice Civile prevede che il patrimonio venga devoluto interamente allo Stato, cosa che potrebbe farvi rivoltare nella tomba. In questo caso, in effetti, meglio scegliere associazioni o enti benefici vicini ai vostri valori che potranno mettere i vostri risparmi al servizio della collettività. Il “lascito solidale” è diverso dalla semplice donazione per una caratteristica fondamentale: il momento nel quale viene effettuato. La donazione avviene immediatamente, come quando mandate un SMS alle tante raccolte in seguito a disastri naturali. Il lascito, invece, avviene solo dopo la morte del titolare, che può quindi continuare a godere i frutti del suo patrimonio fino a quando non passa a miglior vita.

Prendersi cura di cani e gatti? Possibile

Comunque la pensiate rispetto alla crescente ossessione di tanti italiani per i propri animali domestici, la questione del loro destino una volta che non siate più presenti a prendervi cura di loro può rovinarvi il sonno. Se non avete parenti che condividano la vostra passione per i “membri non umani” della vostra famiglia, la questione si pone con una certa urgenza. Come fare per evitargli una brutta fine? Potete lasciargli qualcosa in eredità, per assicurargli un’esistenza lieta e senza problemi? La cosa non è semplicissima, visto che, al contrario di altri ordinamenti, la legislazione italiana non ammette il testamento diretto a favore di animali. Ai non umani, infatti, manca la capacità giuridica, caratteristica fondamentale per poter ricevere beni in eredità.

Per fortuna, però, la grande complessità dell’ordinamento permette soluzioni alternative per garantire la sicurezza dei vostri amici a quattro zampe. Invece di fidarvi della parola di un amico o parente, il modo migliore per assicurarsi che abbia cura del vostro animale domestico è legare il lascito all’obbligo specifico di provvedere al benessere dei vostri animali. In tal modo sarà il curatore testamentario ad assicurarsi che li trattino con la cura del caso, pena vedersi revocare il lascito. Un’alternativa è quella di nominare erede un’associazione animalista, destinando in maniera quanto più specifica possibile che il denaro o i beni debbano essere dedicati esclusivamente alla cura del vostro animale o di animali in generale. A questo punto le possibilità sono quasi infinite. Volete creare una clinica veterinaria che porti il vostro nome, sostenere le attività di sostegno a certe campagne di sensibilizzazione? Siete limitati solo dalla vostra fantasia.

Lasciare tutto ai nipoti?

Come diceva Tolstoj, tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo. Le complicazioni che possono rovinare i rapporti familiari sono infinite e quindi è possibile che, ad esempio, vogliate trasmettere direttamente i vostri beni ad un vostro nipote. Dato che siamo in Italia, la cosa non è semplice ma possibile. Tecnicamente un minore, dato che è legalmente incapace, non può porre in essere atti che incidano in maniera significativa sulla propria situazione giuridica. La gestione del suo patrimonio e compiere ogni atto spettano al loro rappresentante, solitamente i genitori. Quando però si tratta di atti che eccedano l’ordinaria amministrazione, come definita dall’articolo 320 del Codice Civile, non possono accettare o rinunciare senza l’autorizzazione del giudice tutelare. Quindi è possibile per un minore ricevere direttamente un’eredità o un legato ma solo tramite i genitori o, in generale, il legale rappresentante.

Il passaggio necessario è una procedura innanzi al giudice tutelare che dovrà valutare ogni elemento del legato, se impatti le quote legittime previste dalla legge ed ogni altro elemento della successione. A questo punto potrà consentire o negare al beneficiario di età minore a 18 anni di accettare il legato. All’apparenza sembrerebbe una serie di complicazioni inutili, visto che stiamo parlando di rapporti tra familiari. D’altro canto, però, come potrà testimoniare chiunque si sia occupato di cronaca nera o segua le cause in tribunale, spesso e volentieri questioni del tutto innocue si trasformano in battaglie legali infinite. Questa è decisamente una materia nella quale l’aiuto di un professionista è fondamentale. Non importa quanto vi stiano antipatici gli avvocati, farne a meno potrebbe costarvi molto più caro.

Fregature? Si può rimediare

Siccome non mancano i criminali che provano ad approfittarsi della buona volontà di tanti anziani per estorcergli il frutto del lavoro di una vita, il legislatore ha previsto una serie di salvaguardie per bloccare donazioni e legati estorti con l’inganno o con la forza. L’articolo 626 del Codice Civile sottolinea come “un motivo illecito rende nulla la disposizione testamentaria, quando risulta dal testamento ed è il solo che ha determinato il testatore a disporre”. Cosa vuol dire? Che se vi è stato promesso che i soldi sarebbero serviti ad aiutare i bambini poveri o qualche altra causa benefica, non possono essere dirottati per l’acquisto di una macchina di lusso senza rendere invalido il legato o la donazione. Secondo la giurisprudenza, è il motivo illecito e non altri contenuti a rendere il testamento nullo, visto che sarebbe l’unica ragione alla base della volontà del testatore di disporre a favore di una determinata persona od ente.

Se la volontà di donare, elemento fondante dell’istituto, è inquinata da motivi ulteriori o inganno, l’intero contratto è da considerarsi nullo. Cosa fare, ad esempio, se vi accorgete che l’associazione benefica alla quale avete donato una somma più o meno considerevole invece di fare del bene serviva solo per arricchire una o più persone? Verrebbe da pensare che l’atto sia immediatamente nullo ma il motivo deve “risultare dal testamento”, ovvero essere espresso in maniera chiara. Se invece l’illiceità è diretta conseguenza di un errore e non dovuta a dolo, il testamento è annullabile ed è sottoposto ai normali termini di prescrizione. Depurato dal legalese, vuol dire che se, per caso, fosse provato che l’associazione o l’ente benefico tanto caro a vostra madre in realtà non era affatto devoto alla causa a lei cara, starà a voi far valere l’errore entro i termini previsti dalla legge.

Nonostante rimanga tuttora un argomento poco piacevole da trattare, i legati testamentari possono essere un metodo tutto sommato semplice e molto efficace per esprimere la propria volontà e “costringere” eredi enti a destinare parte del vostro patrimonio al perseguimento di fini che vi stanno a cuore. Scongiuri e superstizioni a parte, rimane uno strumento sicuro per riuscire ad ottenere un risultato oltre al limite invalicabile della nostra esistenza terrena. Il che, detto tra noi, ha un qualcosa di quasi miracoloso.

Notizia e foto tratte da Il Giornale
© Riproduzione riservata
07/03/2023 06:30:13


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