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Addio a Rafael Vinoly, l’architetto che ridisegnò lo skyline di Londra e New York

Morto a 78 anni: creò la Torre di Manhattan a Ny e il Walkie Talkie sul Tamigi

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L'architetto uruguaiano Rafael Vinoly, archistar di fama mondiale fautore di un'architettura caratterizzata dall'ampio ricorso alle più moderne tecnologie è morto per un aneurisma venerdì 3 marzo in un ospedale di New York all'età di 78 anni. Approdato alla notorietà in campo internazionale a seguito della realizzazione del Tokyo International Forum (1996), considerato il più importante centro culturale del Giappone, nel 1983 aveva fondato la Rafael Vinoly Architects, società di progettazione con sede principale a New York e succursali a Tokyo, Buenos Aires, Los Angeles e Londra, che ha firmato oltre 600 edifici. Celebre per i suoi progetti audaci e imponenti, realizzati in una dozzina di paesi nel mondo, il suo lavoro comprende opere per istituti universitari, centri di ricerca scientifica e biomedica, tribunali, residenze private, complessi museali, impianti sportivi, teatri e sale da concerto. In Uruguay, il suo paese natale, Vinoly ha progettato il nuovo terminal dell'aeroporto Carrasco di Montevideo (2009) e il Ponte Laguna a Garzón, a forma circolare (2015).

L'autore del Boston Convention Center, che ha ridefinito lo spazio urbano della città americana, della controversa Fenchurch Tower di Londra, un grattacielo di 160 metri di altezza che ha ricevuto aspre critiche per il suo impatto sull'ambiente circostante (è conosciuto come «Walkie Talkie» per la sua apparente somiglianza con il dispositivo di comunicazione) e dell'Etihad Campus, il centro sportivo del Manchester City Football Club. Tra le sue tante opere si ricordano: la torre The Manhattan a New York (1984); la Physical Education Facility presso il Lehman College nel Bronx a New York (1994); l'Academic Building presso il William Paterson college a Wayne, nel New Jersey (1996); il Samsung Cultural and Education Center a Seul, in Corea (1999); l'International Climate Prediction Center a Palisades (1999); il Museo Fortabat a Buenos Aires (2000); il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center a New York (2002); la Brooklyn Public Library for Visual and Performing Arts (2002); il David L. Lawrence Convention Center a Pittsburgh, in Pennsylvania (2003); il Boston Convention and Exhibition Center a Boston (2004); la Mahler 4 Office Tower ad Amsterdam (2005); il California NanoSystems Institute a Los Angeles (2006); il Wageningen University and Research, Atlas Building a Wageningen (Olanda, 2007); l'Institute for Regeneration Medicine della University of California a San Francisco (2011); il Ponte Laguna a Garzón, in Uruguay (2015); il 277 Fifth Avenue di New York (2019).

I suoi progetti concavi fanno sì che i vetri delle finestre degli edifici agiscano come enormi lenti d'ingrandimento che aumentano la temperatura del luogo verso cui sono rivolti di oltre 20 gradi, una caratteristica che non è stata priva di polemiche, a causa dell'uso della luce solare. I raggi amplificati della luce solare riflessi dai suoi edifici sono conosciuti come «Raggi della Morte», in riferimento alla «Morte Nera» della saga di Guerre Stellari. Nato a Montevideo il 1 giugno 1944, figlio di Romano Vinoly Barreto, regista e direttore artistico del Sodre Opera Theatre, María Beceiro, insegnante di matematica, Rafael Vinoly ha trascorso l'infanzia tra l'Uruguay e l'Argentina, dove inizialmente ha studiato musica per avviarsi alla carriera di concertista. Interessatosi all'architettura, ha completato gli studi presso la Facoltà di architettura e urbanistica dell'Università di Buenos Aires e, insieme a sei associati, ha costituito l'Estudio de arquitectura; lo studio professionale è diventato in poco tempo uno dei più grandi dell'America Latina. Docente presso l'Università di Buenos Aires, se ne è allontanato nel 1974 per evitare i condizionamenti del regime militare. Arrivato nel 1978 negli Stati Uniti, vi si è stabilito definitivamente l'anno successivo, continuando l'attività didattica (Washington University, Harvard University, Yale University, Rhode Island school of design, University of Pennsylvania, Columbia University, sede di Lugano dello Sci-Arch) e avviando uno studio proprio. Nel 1983 ha fondato la Rafael Vinoly architects, società di progettazione con sedi a New York, Tokyo e Buenos Aires. Era membro dell'American Institute of Architects, del Royal Institute of British Architects, del Japan Institute of Architects e membro della Sociedad Central de Arquitectos dell'Argentina.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
05/03/2023 20:08:54


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