Turismo ed infrastrutture, il Ministro Massimo Garavaglia a Bagno di Romagna
E' stato accolto dal sindaco Marco Baccini per un tour del territorio tra terme e natura
“Sabato mattina insieme all'Assessore Francesco Ricci – spiega il sindaco di Bagno di Romagna, Marco Baccini - abbiamo avuto l’onore di accogliere a Bagno di Romagna il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, accompagnato dal parlamentare Jacopo Morrone in una visita nella nostra Valle del Savio. Il tempo a disposizione ci ha consentito di guidare il Ministro al Centro Visita del Parco Nazionale a Palazzo del Capitano, ove abbiamo esposto l’eccellente e variegato contesto ambientale e naturalistico del nostro territorio e le sue eccellenze a livello nazionale e mondiale quali la prima Riserva Integrale europea di Sassofratino, la prima Area Wilderness italiana di Fosso del Capanno, il riconoscimento UNESCO alle foreste vetuste del Parco, la Diga di Ridracoli. Abbiamo poi fatto visita alle Terme di Sant’Agnese, ove il dottor Ivan Garzia ha spiegato le esclusive proprietà delle nostre acque termali e la storia millenaria che le caratterizza. Infine, abbiamo guidato il Ministro in una visita presso la Basilica di Santa Maria Assunta, ove Mons. Alfiero Rossi ha esposto la storia della Basilica ed ha rappresentato i pregevoli dipinti del polo museale della Fondazione Abbatia Nullius Balneensis, dislocati tra la Basilica, i locali della Casa Canonica e l’Oratorio del Carmine. A Palazzo del Capitano abbiamo rappresentato e condiviso con il Ministro alcune tematiche che riteniamo prioritarie per lo sviluppo turistico del nostro territorio, evidenziando in particolare il problema delle comunicazioni infrastrutturali e tecnologiche e di una nuova disciplina dell’uso delle acque termali. Nell’ambito di questi temi, abbiamo sottolineato la necessità di concludere la riqualificazione della E45 e di risolvere definitivamente l’interruzione della Ex 3bis Tiberina tra Canili e Pieve Santo Stefano, quali problemi primari per il nostro tessuto economico e turistico. Inoltre, abbiamo rappresentato la necessità di una disciplina nazionale uniforme sulla tutela e l’uso delle acque termali, con l’introduzione di nuovi canoni che ne consentano anche un uso ludico, al fine di dotare legittimamente i centri termali di servizi più ampi ed utili ad soddisfare la nuova domanda turistica”.
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