Disperso in Patagonia l’alpinista “Korra” Pesce. Il maltempo ferma i soccorsi

Il 41enne novarese bloccato da 40 ore sul Cerro Torre a 3128 metri
Solo un filo di speranza: Corrado Pesce, “Korra”, 41 anni, novarese innamorato dell’alpinismo e guida alpina a Chamonix è bloccato da venerdì sul Cerro Torre, montagna mito della Patagonia. Travolto da una valanga con il suo compagno di cordata, l’argentino Tomas Aguilò. Erano sulla parete Est e tentavano di salire una nuova via. Ora Tomas è in ospedale, dopo aver aiutato l’amico a raggiungere il “box degli inglesi”, un riparo che nel 1980 era stato lasciato in parete due alpinisti inglesi. L’argentino non ha potuto far altro, ha dato l’allarme con il dispositivo Inreach e le squadre di soccorso si sono organizzate, anche con un elicottero, poi è sceso in corda doppia fino ad incontrare i soccorritori. Con l’elicottero è stato trasportato all’ospedale di El Calefate per varie fratture. Ha raccontato che “Korra” non poteva più muoversi per le gravi ferite. Si teme abbia il bacino rotto. Il maltempo ha impedito ai soccorsi di tornare in parete. È legato sotto la protezione effimera di quel che rimane del box in alluminio. È quasi a metà della difficile parete: tra lui e il piede dell’impressionante Est del Cerro Torre ci sono circa 500 metri.
Nei giorni scorsi il maltempo e la neve ha bloccato al campo base anche la spedizione dei Ragni di Lecco: Matteo Della Bordella, Matteo De Zaiacomo e David Bacci. Anche loro si sono uniti alla squadra di soccorso, con altri alpinisti, le guardie del parco, gendarmi venuti da El Chalten, la piccola capitale dell’alpinismo patagonico.
“Korra” e Tomas stavano scendendo lungo la parete verticale di granito, proprio per sfuggire alla tempesta di neve sospinta da forti venti. I fratelli baschi Eneko e Iker Pou sulla loro pagina Facebook scrivono di «caduta di parecchie valanghe sulla parete per il rialzo delle temperature». Ancora: «Nella valanga Korra e Tomas hanno perso gran parte della loro attrezzatura. I tentativi si soccorso sono risultati infruttuosi per il maltempo e la caduta di sassi e neve. In questa parte dell’Argentina purtroppo non c’è un elicottero adatto per questo tipo di soccorsi».
Dei due alpinisti feriti scrivono: «Due dei migliori alpinisti del momento». Corrado Pesce che da quando ha 18 anni vive e lavora a Chamonix è fra gli alpinisti italiani che hanno compiuto imprese sulle guglie granitiche patagoniche. Considerato da guide e professionisti scalatori come dotato di grande talento, è diventato famoso dieci anni fa quando dopo aver compiuto due grandi salite in solitaria sulla Nord delle Grandes Jorasses (Monte Bianco) e per la ripetizione della via dei Ragni sul Cerro Torre, oltre all’attraversata tra l’Aguja Standhardt e la Punta Herron.
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