Treviso, operaio muore in azienda per un trauma cranico
È il quarto lavoratore a perdere la vita in 24 ore
Sono quattro i lavoratori che nelle ultime ventiquattro ore hanno perso la vita per incidenti sul posto di lavoro, tracciando una mappa sempre più ampia di tragedie evitabili, che tocca indistintamente nord e sud Italia. «Stiamo assistendo ad una strage quotidiana indegna di un paese civile e quello che ci indigna ancor di più è che oggi si muore con le stesse modalità di cinquant'anni fa come dimostrano le dinamiche degli incidenti» ha dichiarato il Presidente nazionale dell’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, Zoello Forni.
L’ultimo infortunio mortale della giornata è quello avvenuto a Caerano San Marco, nel Trevigiano: Nazif Ajdarovsky, un operaio 48enne di origini macedoni ma residente a Pieve del Grappa, Treviso, è deceduto per un trauma cranico. Non è chiaro se abbia sbattuto la testa contro un grande fusto mentre trasportava dei pannelli o se sia stato schiacciato dagli stessi. Inutili i tentativi di rianimazione e il soccorso dei colleghi, date le profonde ferite alla testa.
Dalle prime ricostruzioni sembra che l’uomo stesse lavorando con dei colleghi al getto di un muretto interrato, quando è scivolato all’indietro, sbattendo la testa. In lacrime gli operai, mentre arriva il cordoglio da parte del sindaco, Giovanni Precoma: «È una vicenda triste, non ho parole. Uno dei tanti incidenti sul lavoro degli ultimi tempi e una tragica fatalità. Sembra si fosse portato il fusto per salirci sopra e lavorare sui pannelli, se non ci fosse stato forse non avrebbe preso quel colpo». Sul posto stanno intervenendo i carabinieri di Montebelluna, i sanitari del Suem 118 e i tecnici dello Spisal.
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