Eutanasia, depositate in Cassazione le firme per il referendum: sono un milione e 200mila
Si attende l’ok della Consulta: si voterà il 15 e il 16 giugno 2022
Un milione e 200 mila firme. Il referendum sull’eutanasia legale entra nella sua fase più calda. Le sottoscrizioni - di cui quasi 400mila raccolte online, circa un terzo del totale - sono state depositate depositate oggi in Cassazione dai promotori, primi tra tutti gli esponenti dell'associazione Luca Coscioni. Presenti oggi al “Palazzaccio”, oltre a Marco Cappato e Filomena Gallo, vertici dell'associazione, anche Mina Welby, vedova di Piergiorgio, e Valeria Imbrogno, la compagna di Dj Fabo, entrambe protagoniste di lunghe battaglie per il suicidio assistito. Quella che ha portato al deposito delle sottoscrizioni oggi presso l'ufficio centrale per i referendum della Suprema Corte è stata la prima campagna al mondo a beneficiare della firma digitale, che, secondo Cappato, «rappresenta un'innovazione a servizio di partecipazione e democrazia. Non credo ci sia da avere paura al riguardo». Il quesito referendario propone l'abrogazione parziale dell'articolo 579 del codice penale che punisce l'omicidio del consenziente. Le firme raccolte dovranno ora essere vagliate dall'ufficio centrale per i referendum della Cassazione che ne deve verificare la validità. Se ci sarà l'ok della Corte, la parola passera' alla Consulta, alla quale spetta invece l'esame relativo all'ammissibilità del quesito. Se anche dai giudici costituzionali ci sarà il via libera, i cittadini saranno chiamati alle urne per il voto in una domenica tra il 15 aprile e il 15 giugno del prossimo anno, come prevede la legge sui referendum. «Nessuno dei cittadini vuole morire, anche chi è in gravi condizioni - ha detto Mina Welby - ma io credo che quando la sofferenza è talmente grande e terribile ognuno abbia il diritto di dire basta. Non è sempre necessaria l'eutanasia e questo lo voglio dire al Vaticano: a mio marito non è stato fatto il funerale nonostante la sua morte non fosse eutanasia, ma semplicemente un'interruzione della sua ventilazione artificiale, divenuta per lui insopportabile».
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