Annegamento e non malore per il piccolo Gianmaria Ciampelli morto a Città di Castello
Saranno le indagini a stabilire cosa é successo nell'agriturismo tifernate
Dopo l’autopsia sul corpo di Gianmaria Ciampelli, il bambino di sei anni morto nella piscina di un agriturismo di Città di Castello, il referto, da quanto emerge, parla di annegamento e non di malore, tra l’altro il bambino non sembra soffrisse di nessuna patologia. La procura di Perugia ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, iscrivendo nel registro degli indagati tre giovani tifernati: l’amministratrice dell’azienda agricola e due operatori del campus estivo. I carabinieri tifernati, nei prossimi giorni, visioneranno le telecamere di videosorveglianza, che inquadrano la zona piscina per stabilire dove si trovavano i due operatori al momento della tragedia. Da quanto emerge il piccolo si trovava al centro della piscina, senza braccioli o salvagente, quando è accaduta la disgrazia.
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